La Primavera fa ancora discutere |Intellettuali a confronto

di

09 Novembre 2012, 18:06

2 min di lettura

PALERMO – Presentazione alla Feltrinelli di Palermo di “Una rondine fa primavera”, l’ultimo libro del giornalista della Rai Giancarlo Licata (Novantacento) sui trent’anni di storia della città e sui misteri che ancora avvolgono molti fatti. Divide ancora il giudizio sulle giunte “anomale” con Verdi, Città per l’uomo, Psdi, Dc di De Mita e Mattarella, Sinistra indipendente e poi con il Pci di Occhetto in maggioranza (e i socialisti all’opposizione) guidate alla fine degli anni ottanta da Orlando contro il patto nazionale Dc-Psi.

Nino Buttitta, antropologo di fama internazionale ed ex segretario regionale del Psi in quel periodo, ha lamentato il fatto di non essere riuscito a far passare la sua idea di vedere sulla stessa barricata socialisti e comunisti: “Allora l’ho detto ai vertici nazionali del Partito che sarebbe stato un errore spaccare la sinistra, in quelle giunte con il Pci il Psi doveva esserci”.

Ma Buttitta ha pure fortemente criticato il ruolo assunto dal Gesuita Padre Ennio Pintacuda nella “Primavera di Palermo”, allora a fianco di Orlando (Pintacuda è successivamente confluito nel centro destra diventando Presidente del Cerisdi). Dalla sala è intervenuto Pino Toro, che fu uno dei protagonisti del movimento cattolico “Una città per l’Uomo” presente nelle giunte “anomale”: “Sono passati più di vent’anni, occorre sgombrare il campo dai pregiudizi e non parlare di chi non può replicare”.

Articoli Correlati

“E’ passato molto tempo, si vede che non è abbastanza – ha commentato l’autore Giancarlo Licata – per questo ho cercato di fare il punto su quegli anni, nei quali le scelte politiche e amministrative spesso sono state strettamente legate alla cronaca nera; alla soffocante presenza della mafia con loro uomini all’interno di aziende, banche, società esattoriali, partiti; a estati di sangue, omicidi eccellenti, stragi. Recuperare la memoria su quel periodo, cioè raccontare i fatti come sono stati e non ricordare solo qualche immagine di essi, può servire a capire e a costruire un futuro che lasci al Novecento quelle barriere ideologiche e quelle scelte criminali”.

Secco il giudizio del giornalista-scrittore Roberto Alajmo, che con Buttitta ha presentato “Una rondine fa primavera”: “Ho messo questo libro sul comodino di mio figlio. Lo faccio quando credo che debba leggere qualcosa che gli torni utile per la sua formazione di cittadino. I ragazzi hanno i loro percorsi di lettura, e quindi è probabile che non lo leggerà. Ma il mio dovere era di metterglielo sul comodino”. E Buttitta: “Palermo era una città sconosciuta, grazie a Giancarlo Licata è un continente finalmente esplorato”.

Pubblicato il

09 Novembre 2012, 18:06

Condividi sui social