La sciabola femminile è d’oro | C’è la siciliana Loreta Gulotta

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26 Luglio 2017, 11:36

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ROMA – Medaglia d’oro ai Mondiali di Lipsia per la Nazionale di sciabola femminile che batte nella finalissima, la Corea del Sud 45-27. Quattordici anni dopo l’oro di L’Avana 2003, le sciabolatrici azzurre tornano sul gradino più alto del podio, al termine di una vera e propria cavalcata trionfale. Irene Vecchi, Rossella Gregorio, la siciliana Loreta Gulotta e Martina Criscio sono campionesse del Mondo dopo aver sconfitto nettamente in finale per 45-27 la Corea del Sud della campionessa olimpica di Londra2012, Kim Jiyeon, siglando così il “grande slam” dato che la medaglia d’oro va in bacheca assieme al titolo europeo conquistato lo scorso mese di giugno a Tbilisi, a cui si aggiunge anche la Coppa del Mondo di specialità.

“L’avevo sognata una vittoria cosi ma la realtà è più bella del sogno – ammette a caldo Rossella Gregorio -. Ce l’abbiamo messa tutta ed adesso eccoci qua!”. Le fa eco Irene Vecchi che al bronzo iridato abbina l’oro a squadre. “Se il bronzo era insperato, questa medaglia l’abbiamo voluta e costruita – dichiara la livornese -. E’ il frutto di un percorso lungo che adesso ci porta su questo podio”. Emozionata, Loreta Gulotta non trattiene le lacrime: “dietro questa medaglia c’è tantissimo lavoro e tanti sacrifici. Ci ripaga ma non ci appaga”. Non poteva esserci esordio iridato migliore per Martina Criscio. “In panchina si soffre di più lo stress, ma si gioisce tanto quanto loro che vanno in pedana. Siamo una squadra e saliamo insieme sul tetto del Mondo”.

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I festeggiamenti sono partiti dopo la stoccata di Rossella Gregorio che ha sancito il 45-27 sulle sudcoreane e che ha fatto seguito al successo in semifinale contro la Francia col punteggio di 45-42. Se però in finale le azzurre hanno dominato dal primo all’ultimo parziale, contro le transalpine la squadra italiana è stata capace di recuperare un passivo di ben sette stoccate a metà assalto. E’ stata Irene Vecchi a siglare un parziale di 11-4 nei confronti della transalpina Manon Brunet, riportando a galla l’Italia. La stessa Brunet ha poi chiesto alla panchina di essere sostituita nel delicato ruolo di chiusura, lasciando la pedana alla giovanissima Caroline Queroli, iridata under20, che però ha subìto la rimonta di Rossella Gregorio che con la stoccata del 45-42 ha aperto le porte della finale e del podio.

In precedenza, le ragazze del CT Giovanni Sirovich avevano superato la Bielorussia col punteggio di 45-34 e poi il Messico ai quarti di finale per 45-30. “Abbiamo scalato una vetta, ma non ancora la montagna – dice un soddisfatto Commissario tecnico, Giovanni Sirovich -. Questa vittoria è carica di sudore, rabbia e tantissimo lavoro. Il talento di queste atlete è finalmente sotto gli occhi di tutti. Abbiamo lavorato tanto e costruito questo successo mattone dopo mattone. Oggi è il tempo di festeggiare”.

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26 Luglio 2017, 11:36

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