Cronaca

La ‘setta’ degli abusi, il processo|Sarà sentita la mamma di una vittima

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17 Settembre 2020, 08:47

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CATANIA – Sarà la voce della mamma di una delle vittime della, ormai battezzata, setta degli orrori la protagonista della prossima udienza del processo che prende le mosse dall’indagine della polizia postale “12 apostoli”. Un’inchiesta che portò allo scoperto un mondo di orrori e innocenze violate dietro il paravento delle attività collegate all’Associazione Cattolica Cultura e Ambiente. A difendersi dalle pesanti accuse Pietro Capuana, uno dei vertici della Comunità di Lavinia, e le tre fiancheggiatrici Katia Concetta Scarpignato, Fabiola Raciti e Rosaria Giuffrida. 

Intanto il Tribunale, accogliendo la richiesta dell’avvocato Enzo Trantino, ha escluso dal processo l’associazione Acca come responsabile civile. Una decisione accolta in modo favorevole dai membri della comunità, che hanno dato l’annuncio attraverso una nota stampa. 

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Su questo aspetto, arriva il commento a LiveSicilia dell’avvocato Tommaso Tamburino, difensore di molte parti civili costituite. L’esclusione della associazione Acca quale responsabile civile per i fatti commessi dagli imputati è stata disposta dal Tribunale per ragioni esclusivamente procedurali. Sul punto – aggiunge –  rimane la precedente valutazione del Tribunale, che aveva inizialmente ammesso tale citazione in quanto – come affermato nei capi di imputazione – gli imputati hanno commesso i fatti approfittando del ruolo ricoperto all’interno della predetta associazione. Ne consegue che, in caso di condanna degli imputati, le vittime – argomenta Tamburino – potranno agire civilisticamente nei confronti dell’Acca per il risarcimento del danno”. Posizione totalmente condivisa anche dall’altro avvocato di parte civile Salvo Pace.

Il Tribunale, inoltre, ha sfoltito il lungo elenco di testi che era stato presentato dalle difese. Si torna in aula il 15 dicembre. 

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17 Settembre 2020, 08:47

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