La sfida dentro Forza Italia | La Via vicino a Romano

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03 Maggio 2019, 17:13

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PALERMO – Nel risiko delle Europee Giovanni La Via, rimasto fuori dalla lista di Forza Italia per le Europee, potrebbe essere buon alleato di Saverio Romano nella corsa per Strasburgo. L’intesa tra il candidato centrista palermitano che corre sotto il simbolo di Forza Italia e l’eurodeputato catanese uscente che in quella lista non ha trovato posto sarebbe vicina. Oggi se n’è parlato in un affollato incontro nel Calatino e si tornerà a farlo a Catania. Dove c’è stato l’endorsement pubblico. “Ho tante interlocuzioni, questa è una molto sensata”, si limita a rispondere La Via, rimandando a dopo il momento degli annunci. Poi nel pomeriggio a Catania l’incontro pubblico con Giuseppe Catiglione, Pino Firrarello, Saverio Romano e Roberto Lagalla, che salda l’asse centrista tra Palermo e Catania.

La Via alle scorse Europee era stato eletto nella lista di Ncd, il partito di Angelino Alfano che si era sganciato da Forza Italia. Successivamente, l’eurodeputato aveva corso come vice designato del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Fabrizio Micari. Con la fine di Ncd-Ap, La Via, che all’Europarlamento ha sempre fatto parte del gruppo del Ppe (con altissimi tassi di produttività), è rientrato in Forza Italia. Ma alla fine di un lungo braccio di ferro non ha trovato spazio nella lista dei berlusconiani. A seguito di quell’esclusione, che non ha lasciato catanesi in lista, il sindaco di Catania Salvo Pogliese, seguito da alcuni altri esponenti ex An, ha dato l’addio a Forza Italia. Non ha fatto altrettanto La Via che avrebbe scelto di giocare la partita dal di dentro e appoggia con altri ex alfaniani catanesi la candidatura centrista di Romano. Che a sua volta aveva lanciato nei giorni scorsi un video appello a La Via definendolo una risorsa. In ambienti centristi catanesi, Romano ha già il sostegno dell’ex assessore Giovanni Pistorio

Su Romano stanno convergendo anche alcuni pezzi dell’Udc, che ha il suo candidato ufficiale in Dafne Musolino. Truppe centriste che affiancheranno quelle del Cantiere popolare e di Idea Sicilia di Roberto Lagalla. I forzisti miccicheiani doc invece stanno lavorando sulla campagna del capogruppo all’Ars Giuseppe Milazzo. Non mancano i pezzi di partito siciliano che invece voteranno il siculo-sardo Salvatore Cicu, soprattutto quelli più vicini ad Antonio Tajani. Sulla candidatura della messinese Dafne Musolino c’è come detto l’Udc (che vota anche Silvio Berlusconi), il sindaco di Messina Cateno De Luca col suo movimento Sicilia Vera, ma anche pezzi di Sicilia Futura.

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Dalle Europee passa il futuro di Forza Italia. Micciché, minoritario rispetto al partito nazionale, spinge per una presa di distanza da Matteo Salvini e guarda alla sua sinistra auspicando un dialogo con il Pd o comunque con pezzi del centrosinistra. Anche Romano condivide la vocazione centrista-popolare e guarda ala Lega come un soggetto distinto e distante. Ma a Roma il partito mantiene la linea, che è quella della ricostruzione del vecchio centrodestra che perdoni la scappatella gialloverde alla Lega. Il Carroccio, però, nel frattempo continua la sua crescita, erodendo il tradizionale alleato. E all’Ars dopo le Europee potrebbe sganciarsi qualche pezzo forzista che mal digerisce i progetti moderati e neocentristi di Micciché, che intanto ha intavolato un dialogo con Totò Cardinale e i suoi “siciliafuturisti” (sono in due a Sala d’Ercole) e che ha un asse di ferro con un pezzo di Udc (l’arcinemico Figuccia escluso). Qualche ribelle potrebbe contribuire alla formazione di un gruppo che guarda alla leadership salviniana. Nel mirino tra gli altri papabili sarebbe finito Luigi Genovese, da tempo sull’Aventino. 

 

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03 Maggio 2019, 17:13

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