Cronaca

La Sicilia colpita da 4.730 incendi: quasi tutti dolosi, le contromosse

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12 Settembre 2024, 06:00

3 min di lettura

PALERMO – Danni incalcolabili, oltre 4.700 incendi hanno funestato la Sicilia nel 2024 e l’assessore regionale all’Ambiente Giusy Savarino non ha dubbi: “Sono quasi tutti dolosi, abbiamo trovato gli inneschi”.

Anche il capo della Protezione civile Salvo Cocina conferma: “Le fiamme si scatenano con la mano dell’uomo”.

Non si contano i dossier inviati dopo i roghi alle procure siciliane e la Regione pensa al contrattacco: una control room per non dare tregua ai piromani.

Incendi, i dati in Sicilia

I dati dell’assessorato Territorio e Ambiente parlano chiaro, nel 2024 in Sicilia ci sono stati 4.730 incendi, nello stesso periodo del 2023 erano stati 5.300 e, addirittura, nel 2022, 7.180. Il calo è dovuto al fatto che “non ci sono state, in realtà, molte giornate con venti forti – spiega il capo della Protezione civile Salvo Cocina – e c’era poco materiale combustibile perché erba e sterpaglie non si sono sviluppate per la mancanza di acqua”.

Quella che non diminuisce è l’incidenza degli incendi dolosi, sul totale, “quasi tutti gli incendi vengono appiccati dall’uomo – racconta l’assessore Savarino – il Corpo forestale trova quasi sempre gli inneschi e le procure indagano”.

“I roghi danneggiano non solo le nostre bellezze naturali – commenta l’assessore – ma mettono a rischio anche le vite”.

Gli ultimi casi nel Palermitano e nel Trapanese

Centinaia e centinaia di ettari di macchia Mediterranea in fiamme a Balestrate, Partinico, Altofonte, Carini ed Erice. Nessun dubbio sulla matrice, dolosa anche in questi casi. Dalla provinciale 63 alla Palermo-Mazara del Vallo, in fumo anche il monte Erice, le contrade di Fontana Rossa e San Nicola nel Trapanese.

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Vigili del fuoco, forestali e carabinieri hanno scoperto gli inneschi, in alcuni casi è stato necessario evacuare le abitazioni dei residenti e lavorare anche di notte per domare le fiamme.

La difficile battaglia contro i piromani

Ai vertici dell’assessorato Territorio e Ambiente si lavora contro l’incubo peggiore: la carenza di personale nel Corpo forestale. Il primo concorso per 46 agenti è stato annullato dopo i dubbi su alcuni vincitori, Savarino prepara nuove selezioni per un totale di 250 posti nei prossimi due anni: serviranno alla gestione della nuova control room regionale contro i piromani.

Il presidente Schifani – annuncia l’assessore Territorio e Ambiente – ha sbloccato 25 milioni del Pon sicurezza per un progetto sulle Criminal focus area. “Vogliamo, anche attraverso gli infrarossi – spiega ancora Savarino – monitorare le aree più a rischio, con una sala di controllo regionale gestita con la protezione civile, in modo da non dare tregua a chi appicca le fiamme”.

Le norme non bastano

Contro i piromani non bastano le norme nazionali, che prevedono il raddoppio delle pene. Si intrecciano interessi e speculazioni sui terreni. Ma qualcosa negli enti locali sta cambiando: aumentano i Comuni che aggiornano il catasto incendi.

Negli ultimi due anni l’assessore regionale Andrea Messina ha nominato i commissari nei centri inadempienti: grazie al monitoraggio sulle terre arse dal fuoco non è possibile fare alcuna speculazione edilizia dopo i roghi.

La Regione ha siglato anche una convenzione con i vigili del fuoco, che collaborano a loro volta con la protezione civile. Fondamentale il ruolo dei cittadini, che possono segnalare attraverso il 1515 e mettere all’angolo i piromani.

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12 Settembre 2024, 06:00

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