La Sicilia ha bisogno|di un segnale d’amore

di

23 Novembre 2011, 12:50

1 min di lettura

Mentre a Saponara Luca Vinci moriva, le tv trasmettevano ancora le gesta dei campioni del calcio. Quasi indifferenti alla tragedia che si consumava in quest’appendice negletta del Paese, hanno atteso fino a tarda sera perché da Cavani si passasse a Saponara. Ora sia il calcio stesso a lanciare segnali d’attenzione.

Il primo lo chiediamo a tutte le società italiane: nel weekend scendano in campo con il lutto al braccio per questi morti che gridano vendetta al cielo, rispettino il minuto di silenzio che è già stato osservato per le vittime liguri. Riconoscano nel lutto la priorità di una tragedia di fronte all’evanescenza di fuorigioco e doppiette.

Articoli Correlati

L’altro gesto ci limitiamo a chiederlo alle due bandiere siciliane che sventolano in serie A. Palermo e Catania hanno una grande responsabilità: sono l’avamposto dell’Isola nei telegiornali della sera, sono la rappresentanza della vitalità di una regione. Ne hanno raccolto – ne raccolgono – i benefici, tradotti in incassi che quasi per ogni partita raggiungono le sei cifre. Da loro ci attendiamo un segnale di sensibilità: che il ricavato della vendita dei biglietti di Palermo-Fiorentina, in programma domenica alle 15, e di Catania-Cagliari, in calendario il 4 dicembre alle 12,30, venga devoluto per la provincia di Messina travolta dal maltempo. Che le società testimonino l’affetto per un’isola che le idolatra. La Sicilia ha bisogno di un segnale d’amore.

Pubblicato il

23 Novembre 2011, 12:50

Condividi sui social