10 Luglio 2019, 20:58
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PALERMO – La Sicilia è avvolta dalle fiamme e si affida alle mani di chi ha il compito di domarle, in una giornata che sembra non finire mai. Le strade dell’Isola sono battute dai mezzi dei vigili del fuoco, e i cieli dai canadair. Roghi di ogni entità, naturali o presunti dolosi, hanno interessato diversi punti della regione e costretto le persone a fuggire o prendere precauzioni per scampare al peggio.
Grave la situazione a Catania. Tra forte vento e caldo record, le fiamme hanno avvolto il litorale della Playa. I vigili del fuoco hanno avvisato gli utenti dei lidi di non allontanarsi dal mare e dalla battigia. Si è reso necessario procedere all’evacuazione di centinaia di bagnanti via mare, con gommoni dei sommozzatori e della sezione navale di Catania dei vigili del fuoco. Inoltre, un vigile del fuoco è stato ricoverato all’ospedale Cannizzaro per un malore sopraggiunto nel contrastare le fiamme. Un’emergenza che ha portato all’intervento l’assessore comunale alla protezione civile Alessandro Porto, che ha chiesto, tramite il prefetto, l’ausilio di altri distaccamenti dei vigili del Fuoco delle altre province.
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LE FOTO – CATANIA, APOCALISSE INCENDI
Fuoco anche sulla strada statale 114 ‘Orientale Sicula’, in cui il traffico è stato bloccato in direzione sud, ad Augusta (Siracusa), per un incendio divampato al chilometro 137 ai margini della strada. Sul posto il personale di Anas per la gestione della viabilità. Ancora nel Siracusano, un agricoltore di 65 anni è stato sorpreso dai carabinieri a Pachino mentre innescava diversi focolai in un terreno lungo la Strada provinciale 21 Pachino-Portopalo. Sono state spente le fiamme, che si stavano propagando con facilità tra le sterpaglie. L’uomo è stato denunciato; nella sua auto i militari hanno trovato due contenitori di plastica contenenti in tutto circa tre litri di benzina.
Diversi incendi sono stati appiccati tra il Trapanese e il Palermitano. La notte scorsa i vigili del fuoco, i forestali e le squadre della protezione civile sono intervenuti soprattutto al villaggio Calampiso, a San Vito Lo Capo (Trapani), da dove sono state evacuate 750 persone. Durante le operazioni, avviate intorno alle 2 di notte, Gli ospiti della struttura sono stati fatti allontanare a bordo di imbarcazioni istituzionali e private. Per domare l’incendio sono stati necessari anche due canadair. Alle prime luci dell’alba ha visitato San Vito Lo Capo anche il prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, per effettuare un sopralluogo nella zona colpita dall’incendio e quindi revocare il provvedimento di evacuazione. Così gli evacuati hanno fatto rientro nel villaggio, a bordo di tre mezzi messi a disposizione dal Comune e uno dai vigili del fuoco.
Vasti roghi anche nella provincia di Palermo. Il più vasto ad Alia, dove le fiamme hanno minacciato le abitazioni in contrada Cavaro. In fumo ettari di macchia mediterranea e tanta preoccupazione per gli abitanti delle case a ridosso di via Pernice, che hanno temuto di trovarsi le fiamme sull’uscio. Implacabile, il fuoco si è spostato verso Valledolmo e ha interessato anche le colline delle contrade Sciarria e Gurfa. Un altro incendio anche a Monreale, nella zona Cozzo Meccini, a pochi passi dal centro abitato.
Le fiamme si sono abbattute pure via Poggio del Pineto, a Palermo, nell’area della montagna che sovrasta la discarica di Bellolampo. L’incendio è divampato nella tarda mattinata, richiedendo l’impegno dei vigili del fuoco sia coi mezzi su ruote che coi canadair, supportati anche da un elicottero della Marina militare. Il fumo ha reso invivibile l’area, tanto da far allontanare molti residenti; disagi e pericoli anche per i mezzi della Rap, impossibilitati a raggiungere la discarica da qualsiasi via.
La politica solleva sospetti sulla matrice: “Il quarto incendio, in meno di un mese, che interessa l’area della discarica di Bellolampo a Palermo, è motivo di forte preoccupazione – dice tra gli altri Claudio Fava, deputato regionale e presidente della Commissione regionale antimafia -. Quello dei rifiuti e un business con un giro di affari milionario su cui la Commissione regionale antimafia intende svolgere un approfondimento. Per questo nei prossimi giorni con ascolteremo i vertici dell’azienda Rap e rappresentanti dell’amministrazione comunale”, annuncia Fava. “Presenterò un esposto contro ignoti alla Procura della Repubblica – fa presente il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – perché su queste ‘coincidenze’ sia fatta luce”.
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10 Luglio 2019, 20:58