La sorella del carabiniere: | “Sono rimasta fuori”

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05 Marzo 2014, 21:13

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SIRACUSA– Disappunto per la mancata possibilità di partecipare alla cerimonia ed all’incontro con il presidente del consiglio Matteo Renzi, per via della scelta, attribuita al cerimoniale di Palazzo Chigi, “di vietare l’accesso alla scuola agli estranei, compreso la madrina dello stesso istituto senza considerare che si tratta della sorella di Salvatore, il carabiniere al quale è intitolata la scuola (vittima di mafia, ucciso nel 1982 nella cosiddetta ‘strage della circonvallazione’ , ndr)” l’ha manifestato Giovanna Raiti. Raiti è particolarmente impegnata sul fronte dell’associazionismo civico ed è’stata animatrice di diversi incontri con gli studenti anche nella stessa scuola. “Nel momento in cui Papa Francesco dà grandi esempi di apertura ad esempio condividendo anche con la guardia svizzera la colazione o facendosi spedire dal suo Paese il documento di identità al pari di un “qualsiasi” cittadino – afferma – stride questa scelta. Nulla nei confronti della scuola che si è limitata a recepire direttive, per come mi è stato riferito, ma ritengo che nella fattispecie non si sia fatta la scelta migliore”.

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La nota di Palazzo Chigi
“In relazione alla notizia diffusa da alcuni organi di informazione in merito alla mancata partecipazione di Giovanna Raiti, sorella del carabiniere cui è intitolata la scuola visitata questa mattina dal Presidente Matteo Renzi a Siracusa, si precisa che il Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è totalmente estraneo alla vicenda. Nessuna comunicazione – si legge in una nota di Palazzo Chigi – è mai giunta alla Presidenza del Consiglio circa la possibilità che potesse partecipare alla cerimonia la signora Raiti, la cui presenza sarebbe stata certamente accettata e gradita”.

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05 Marzo 2014, 21:13

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