Cronaca

La sparatoria dello Zen: due fermati per tentato omicidio

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24 Marzo 2021, 08:44

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PALERMO – Due fermi nella notte per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. La svolta investigativa sulla sparatoria di ieri pomeriggioin via Filippo Patti, allo Zen, arriva nella notte. I fermati sono Letterio Maranzano, uno dei feriti di ieri, e il fratello Pietro.

Il provvedimento nasce dalle indagini della Squadra mobile di Palermo ed è stato disposto dai pubblici ministeri Amelia Luise ed Emanuele Faletra, coordinati dal procuratore aggiunto Salvo De Luca.

Giuseppe e Antonino Colombo, padre e figlio, sarebbero stati convocati ad un appuntamento. Prima sarebbero stati stati aggrediti a botte e poi sono partiti i colpi di pistola che li hanno raggiunti alla caviglia e alla spalla.

Sono andati in ospedale e il padre è stato operato per estrarre il proiettile. A Villa Sofia si è presentato anche Letterio Maranzano con una ferita da taglio alla nuca.

I fratelli Maranzano lo scorso settembre erano scampati a un agguato ad opera dei componenti della famiglia Barone. Sia Letterio che Antonino Colombo sono considerati vicini a Giuseppe Cusimano, ritenuto l’ultimo capomafia dello Zen e arrestato nelle scorse settimane dai carabinieri. Cusimano si era pure speso per Antonino Colombo che era era entrato di recente in contrasto con un nipote di Salvatore Lo Piccolo.

Quando sono giunti sul posto, allertati da due segnalazioni, i poliziotti hanno trovato una decina, tra proiettili e bossoli, sull’asfalto. Sarebbe stato l’epilogo di una contesa iniziata al mattino. Pugni, calci e testate. Nel pomeriggio è entrato in azione un commando armato. Ne avrebbero fatto parte i fratelli Maranzano e altre persone non ancora identificate.

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24 Marzo 2021, 08:44

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