La strage di Monreale, il 19enne confessa poi si chiude nel silenzio

La strage di Monreale, il 19enne confessa poi si chiude nel silenzio

Si cercano i complici e le armi utilizzate. Perquisizioni allo Zen e Borgo Nuovo

PALERMO – All’inizio ha confessato parlando con gli investigatori, poi Salvatore Calvaruso (in foto), 19enne fermato per la strage di Monreale, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pubblico ministero. Una scelta che pone il tema dell’utilizzabilità delle dichiarazioni.

Le sue iniziali parole hanno fornito un ulteriore riscontro alle accuse. Il giovane, infatti, aveva detto di aver perso gli occhiali durante la rissa che ha preceduto il triplice omicidio. Gli occhiali sono stati rinvenuti dagli investigatori in via Benedetto D’Acquisto, strada dove è avvenuta la rissa.

Le testimonianze e le intercettazioni

Non è tutto, però. Ci sono anche delle testimonianze, alcuni messaggi Whatsapp e delle intercettazioni ad aggravare la posizione del giovane dello Zen. I carabinieri coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia e dal sostituto Felice De Benedittis, hanno recuperato i messaggi di alcune persone “informate sui fatti” in cui si discute della presenza di Calvaruso a Monreale nelle fasi del delitto.

Altri testimoni, che lo avrebbero riconosciuto, senza sapere di essere intercettati avrebbero fatto riferimento al 19enne come colui che “ha sparato”. Infine, anche la denuncia del furto del motorino con cui il giovane è arrivato a Monreale fatta la notte del triplice omicidio. Una denuncia, secondo l’accusa, strumentale per cercare di allontanare da se i sospetti. Tutti questi elementi hanno portato al fermo che adesso passa alla convalida del giudice per le indagini preliminari.ub testimone raccontato che sabato notte aveva prestato il suo scooter al giovane: “All’una e mezza si è presentato a casa mia dicendo che dovevo denunciare il furto della moto in quanto aveva combinato un macello”.

La caccia ai complici della strage

I carabinieri ora sono alla ricerca dei complici di Calvaruso. Il giovane dello Zen era insieme ad almeno quattro persone. Fra questi potrebbe esserci anche colui che ha sparato perché sarebbero almeno due le armi utilizzate nella notte tra sabato e domenica a Monreale, questo lo si deduce dai circa venti colpi sparati.

Perquisizioni allo Zen e a Borgo Nuovo

Carabinieri e polizia stanno passando al setaccio il quartiere Zen e il quartiere Borgo Nuovo a Palermo dopo la sparatoria di sabato notte in piazza a Monreale. Sono in corso indagini, perquisizioni in diverse abitazioni e magazzini per risalire ai complici e cercare le armi utilizzate.

I carabinieri stanno cercando le armi anche a Monreale. Le pistole che hanno sparato causando la strage potrebbero essere state abbandonate durante la fuga dai protagonisti della sparatoria.


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