PALERMO – “Nel ventottesimo anniversario della strage mafiosa di Pizzolungo, che uccise una giovanissima mamma e i suoi due gemellini, Salvatore e Giuseppe, voglio ricordare che senza verità non c’è giustizia. Ciò che è certo è che il reale destinatario della violenza mafiosa fosse il procuratore Carlo Palermo, che stava rivelando gli intrecci masso-mafiosi della provincia di Trapani. Ogni anno, in questo drammatico giorno, in assenza di una verità processuale definitiva e quindi con uno snervante senso di giustizia negata, si rinnova il terribile dolore per quella tragedia”. E’ quanto afferma Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, ricordando l’attentato in cui, il 2 aprile del 1985, persero la vita Barbara Rizzo Asta e i suoi due figli di 6 anni.
“Il mio pensiero, oggi, corre a quelle vittime innocenti e a Margherita Asta che, nonostante ai tempi della strage avesse soltanto 11 anni – sottolinea – ha saputo trasformare lo strazio in impegno civile”.
