Cronaca

La strage in famiglia ad Altavilla Milicia, gli indagati restano in carcere

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15 Febbraio 2024, 13:25

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PALERMO – Restano in carcere Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia accusato dell’omicidio della moglie e dei due figli, uccisi durante un esorcismo, e i suoi presunti complici: Sabrina Fina e Massimo Carandente. Lo ha deciso il gip di Termini Imerese Valeria Gioeli che ha convalidato i fermi disposti per la coppia che vive a Palermo, ma non quello imposto a Barreca, stabilendo, però, la custodia cautelare in carcere per tutti e tre.

La strage di Altavilla Milicia

Ieri, davanti al gip, i tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il pubblico ministero Matteo Lanza aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. Le accuse sono di omicidio per tutti e soppressione di cadavere solo per Barreca che avrebbe bruciato la moglie Antonella Salamone, 41 anni. I corpi dei figli Kevin ed Emmanuel di 16 e 5 anni sono stati trovati senza vita sul letto della camerette. In casa i carabinieri hanno trovato la terza figlia diciassettenne sotto choc.

Sabato sui resti carbonizzati della donna, trovati sepolti vicino casa della famiglia, e sui corpi dei ragazzini, incaprettati con delle catene, si eseguiranno le autopsie che dovrebbero chiarire tempi esatti dei delitti e cause della morte.

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Ferri, cavi elettrici e strofinacci

Non è ancora chiaro come sia stata uccisa la Salamone. I due fratelli, che il padre riteneva posseduti dal demonio, sarebbero stati torturati e soffocati. Nella villetta di Altavilla Milicia sono stati trovati, oltre alle catene, anche dei cavi elettrici, degli strofinacci probabilmente per evitare che si sentissero le urla e una sciarpa che potrebbe essere stata usati per strangolare i figli. Esami scientifici sono in corso anche sugli attrezzi del camino.

I compagni di istituto di Kevin, sono scesi in piazza per un corteo in ricordo del giovane che frequentava il liceo artistico Renato Guttuso di Bagheria.

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15 Febbraio 2024, 13:25

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