La telefonata di Monti in chiesa? |Parlava con Gridelli

di

31 Gennaio 2013, 12:06

2 min di lettura

PALERMO – È al quarto posto nella circoscrizione “Lombardia 1”, sarebbe a dire in una posizione che salvo sorprese dovrebbe garantirgli l’elezione. Garantirgli, cioè, l’approdo al Parlamento come era già successo al suo predecessore, il parlamentare del Pd Ignazio Marino. Ma il direttore dell’Ismett Bruno Gridelli, candidato nella lista Monti, ha dalla sua una curiosità in più: sarebbe lui, secondo gli uomini dell’entourage dell’ex premier, la persona con la quale si è trattenuto al telefono il senatore a vita a qualche istante dall’inizio della messa del Papa a San Pietro.
Gridelli, però, glissa: “Il senatore Monti ha preferito mantenere la riservatezza sul suo interlocutore in quella telefonata – specifica – e certo non sarò io a dire qualcosa di più. D’altro canto non ricordo bene quando ci siamo sentiti”. Qualcosa di più, in compenso, l’ha detta proprio Monti, che in una conversazione con “Il Sole 24 Ore” ha detto che in quel momento stava parlando “con un professore americano che si candiderà”. Trarre le conclusioni è abbastanza facile: Gridelli, che si è formato negli States e che dirige una clinica che dipende dall’università di Pittsburgh, è l’unico “montiano” compatibile con l’identikit.
Che si siano sentiti in quell’occasione o meno, comunque, la candidatura a Gridelli l’ha proposta proprio Monti. “Mi ha chiesto di candidarmi – dice il direttore dell’Ismett – e ho pensato che avrei potuto dare una mano alla politica in ambito sanitario”. A una condizione, però: “Ho chiesto di non essere candidato in Sicilia – spiega Gridelli, originario di Sesto San Giovanni – perché non volevo che il mio impegno qui potesse essere utilizzato in campagna elettorale, creando un conflitto d’interessi”.
Anche perché Gridelli rimarrà direttore dell’Ismett almeno fino alle elezioni. “Dopo il voto si vedrà, valuterò se lasciare o chiedere un’aspettativa e si aprirà un ragionamento sulla successione”, chiarisce il chirurgo. Fino ad allora, però, il numero uno del centro di eccellenza palermitano resterà in sella. Poi si vedrà.

Articoli Correlati

Pubblicato il

31 Gennaio 2013, 12:06

Condividi sui social