Laboratorio di crack e spaccio| Ma il locale non era suo: assolto

di

06 Giugno 2019, 06:05

1 min di lettura

PALERMO – Si trovava nei pressi di un laboratorio in cui si produceva crack, ma lui non utilizzava il magazzino in cui veniva nascosta la droga. E’ stato assolto, in rito abbreviato, Antony Giambertone, 26 anni, arrestato lo scorso ottobre in piazza Scaffa per detenzione e produzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Il giovane era stato inizialmente notato dalla polizia con la sua bancarella di sigarette di contrabbando, poi il locale nelle vicinanze, chiuso con un grosso lucchetto, fu passato al setaccio e furono sequestrate 21 dosi di crack di 50 grammi, due piantine di canapa indiana per la produzione di marijuana, due bilancini di precisione, mestoli da cucina per mescolare la sostanza chimica e un cannello da idraulico per riscaldarla.

Articoli Correlati

Sotto sequestro finirono anche le sigarette di contrabbando, quindici confezioni in tutto. L’avvocato Luca Bonanno, legale di Giambertone, ha dimostrato che il 26enne nulla aveva a che fare con il laboratorio della droga: “E’ stato trovato coi tabacchi di contrabbando – spiega – ma non aveva l’immediata disponibilità del magazzino”. Giambertone è stato assolto per non aver commesso il fatto.

Pubblicato il

06 Giugno 2019, 06:05

Condividi sui social