L’accesso ai fondi europei | In Sicilia nasce un’agenzia

di

12 Novembre 2016, 19:40

2 min di lettura

PALERMO – In Sicilia verrà costituita l’Agenzia per la Coesione solidale territoriale, quale strumento per accedere alla programmazione europea attraverso un partenariato sociale. Questo l’esito del meeting che si tenuto presso la sala Pio La Torre di Palazzo dei Normanni, promosso da Vincenzo Figuccia, segretario dell’ufficio di Presidenza dell’Ars e vice capogruppo di Forza Italia. All’incontro hanno preso parte Istituzioni pubbliche competenti per materia, operatori del no profit e del privato sociale. Tra i relatori presenti, il Dirigente Generale dell’Asp 6 di Palermo Antonio Candela, la Direttrice del Carcere Ucciardone Rita La Barbera, l’esperto in Politiche pubbliche e pianificazione strategica Massimo Rizzuto, il campione automobilistico Salvatore Riolo e il delegato della caritas don Sergio Albano.

“Con questa iniziativa – afferma Figuccia – si intende riorganizzare la speranza per far crescere le comunità. Occorre individuare nuove sinergie mirate a recuperare e valorizzare risorse, anche umane, in tutta la Sicilia, per agire su settori strategici, quali welfare, agricoltura e pesca, politiche sociali e sanitarie, turismo sostenibile e ambiente, in maniera da utilizzare fonti di finanziamento talvolta non sfruttate. Voglio lavorare – aggiunge – alla creazione di un punto unico di accesso per la promozione dello sviluppo e delle politiche di marketing territoriale, attraverso l’individuazione e l’utilizzo di risorse afferenti a diversi ambiti operativi, capaci di imporsi come volano di crescita nei luoghi di appartenenza”.

Articoli Correlati

Nel progetto è coinvolta anche l’Amministrazione penitenziaria. A spiegare le modalità di attuazione è il direttore del carcere Ucciardone di Palermo, Rita Barbera. “Il programma di reinserimento sociale – afferma Barbera – prevede l’occupazione dei detenuti attraverso progetti d’impresa. Abbiamo accolto e selezionato otto progetti di imprenditori privati che attraverso l’avviso 10, concorreranno a formare e istruire i detenuti e dunque a impiegarli a tutti gli effetti. I progetti di impresa vanno dalla sartoria, alla produzione di pasta fresca, alla lavanderia industriale, ma ve ne sono anche nel campo della ristorazione. “Gli imprenditori – aggiunge la direttrice del carcere – avranno la possibilità di attingere al bacino dei detenuti per trovare forza lavoro adeguatamente formata, è un programma importante per la dignità delle persone interne al carcere, spesso costrette a stare in ozio, situazione assolutamente da evitare. Importantissimo intercettare questi fondi per il sociale”.

Pubblicato il

12 Novembre 2016, 19:40

Condividi sui social