L’accordo che non piace a tutti | I lavoratori tornano in piazza

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25 Luglio 2018, 20:26

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“In risposta agli accordi sbandierati come se fossero la panacea di tutti i mali, la Usb, i Lavoratori Liberi ex Sportelli Multifunzionali, i Cobas e gli Irriducibili della Formazione Professionale annunciano lo stato di agitazione per chiedere la soluzione per tutti gli operatori del settore, l’immediato ripristino del fondo di garanzia, indispensabile per consentire ai lavoratori ormai in stato di indigenza di vivere, contrastare intese ‘economiche’ utili solo a sindacati, enti e Anpal”. Lo annunciano con una nota all’indomani dell’accordo sulla Formazione professionale.

“È stato chiesto formalmente – prosegue la nota –  un incontro urgente con il presidente Musumeci e con gli assessori alla Formazione e Lavoro, Lagalla e Ippolito, per discutere delle problematiche di tutto il comparto della formazione, poiché fortemente preoccupati dall’accordo trilaterale, siglato tra l’Assessorato alla Formazione, alcune sigle sindacali e i datoriali, che non garantisce tutti i lavoratori e dall’accordo siglato tra la Regione Siciliana e Anpal Servizi S.p.A.,che altro non è che Italia Lavoro, dove si prevede, nella delibera 257 del 13 luglio 2018, la riconversione del personale attraverso un corso di riqualificazione, destinato al mercato libero senza alcuna certezza lavorativa”.

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I lavoratori annunciano, da lunedì 30 luglio 2018, un nuovo sit in giorno e notte in piazza Indipendenza, accompagnato dallo sciopero della fame di Costantino Guzzo, responsabile regionale Usb Formazione; Alessandra Canto, responsabile regionale Usb Sportelli e Adriana Vitale, lavoratori liberi ex sportelli multifunzionali. I lavoratori annunciano che “non è esclusa la possibilità di tornare a Roma per sollecitare l’impegno del ministro del Lavoro Luigi Di Maio, così come da accordi con la delegazione ricevuta a Palazzo Chigi il 13 luglio scorso”.

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25 Luglio 2018, 20:26

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