CARINI (PALERMO) – Una chiesa gremitissima ha salutato per l’ultima volta Salvo Spinosa, il ragazzo che domenica pomeriggio è rimasto ucciso in un tragico incidente vicino al Bio Parco. Tutto il paese di Carini si è stretto attorno alla famiglia del giovane, figlio di un carabiniere che prestava servizio all’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi. Il feretro è stato accompagnato dagli amici, a spalla, dall’abitazione della famiglia fino alla chiesa Maria Santissima delle Grazie, dove è stato celebrato il funerale.
Una cerimonia in cui si sono alternate lacrime e rabbia, rese ancora più dolorose da una terribile coincidenza: oggi Salvo avrebbe compiuto vent’anni. In prima fila, in chiesa, la sorella, la madre e il papà del giovane, Mary, Anna e Filippo Spinosa. Il padre di Salvo prestava da tempo servizio nella stazione carabinieri dello scalo palermitano e all’ultimo saluto al figlio hanno anche preso parte Fabio Giambrone, Giuseppe Mistretta e Giuseppe Todaro della Gesap. “Ci stringiamo al dolore della famiglia – dicono dalla società che gestisce i servizi in aeroporto -. Siamo vicini ai genitori e alla sorella di Salvo, colpiti da una tragedia che ha sconvolto anche noi e tutti coloro che conoscono il papà Filippo e la sua professionalità”.
“Noi ancora non riusciamo a crederci – dicono gli amici di Salvo -. Fino alla scorsa settimana avevamo trascorso diverse serate insieme. Aveva tanti progetti, studiava all’università, aveva anche trovato un lavoro che avrebbe presto cominciato. Aveva una fidanzata le cui lacrime sono adesso inconsolabili. Una disgrazia con la quale adesso dovremo convivere, ma non sappiamo come: Salvo era speciale – aggiungono – un ragazzo d’oro, comprensivo, sempre disponibile.
