L'agguato al nipote di La Rocca: | nessuna faida "solo" screzi familiari - Live Sicilia

L’agguato al nipote di La Rocca: | nessuna faida “solo” screzi familiari

A San Michele di Ganzaria, gli investigatori sono certi: il ferimento del 25enne Loris La Rocca sarebbe da ricondurre a questioni di ambito familiare. (Nella foto, il cugino ora in carcere, Vincenzo Casciana)

San Michele di Ganzaria
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SAN MICHELE DI GANZARIA. Per gli investigatori sembrano esserci pochi dubbi. Il colpo di pistola calibro 9 che, ieri mattina, ha raggiunto al torace ed al braccio sinistro il 25enne Loris La Rocca, sarebbe da addebitare ad una lunga sequela di screzi di natura personale maturati all’interno dell’ambito familiare. In particolare, con il cugino Vincenzo Cascina: è stato lui che ha esplosi i due colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di La Rocca affiancando la propria vettura al fuoristrada guidato dal parente che in quel momento aveva a bordo il fratello lungo via Nazionale a San Michele di Ganzaria.

NESSUNA FAIDA. Inquirenti che, dunque, escludono categoricamente l’apertura di una possibile faida. Loris La Rocca è, infatti, nipote diretto di quel “Ciccio” La Rocca ritenuto come il reggente dell’omonima cosca che detterebbe legge sul territorio e “l’incidente” di ieri mattina aveva fatto temere ad una possibile riapertura di un regolamento di conti senza scrupoli. Ma i carabinieri, coordinati dal capitano Orlando – sono riusciti sin da subito a risalire all’esecutore: ed a pochi minuti dall’agguato avevano già arrestato Vincenzo Casciana, indicato dalla stessa vittima.

IL MOVENTE. Casciana, che è stato sottoposto per diverse ore all’interrogatorio dei militari, alla fine ha ammesso le proprie responsabilità: si trova, adesso, in carcere con l’accusa di tentato omicidio e di detenzione illegale di arma clandestina visto che la pistola con la quale ha ferito il cugino aveva la matricola abrasa. Il movente del tentato assassinio sarebbe da ricercare nei continui battibecchi tra i due. In particolare, l’incendio che nella tarda serata di venerdì scorso aveva distrutto le balle di fieno del padre di Casciana aveva portato quest’ultimo ad addebitare ogni colpa al cugino, Loris La Rocca. Da lì, l’agguato.

LE CONDIZIONI DELLA VITTIMA. Loris La Rocca era stato condotto in eliambulanza all’ospedale Cannizzaro di Catania. Le sue condizioni, seppur avesse perso parecchio sangue, non erano gravi. Operato d’urgenza, non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono monitorate dai medici del nosocomio catanese.


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