Lampedusa, parla il sindaco: | “Sull’Isola un problema sicurezza”

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17 Ottobre 2017, 17:45

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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – “Quando ho segnalato che c’era un problema sicurezza a Lampedusa sono stato accusato di essere razzista e xenofobo. Adesso i fatti mi stanno dando ragione”. Il sindaco di Lampedusa Totò Martello un mese fa aveva lanciato l’allarme: “Attenzione, l’isola è al collasso. I bar sono pieni di tunisini che si ubriacano e molestano le donne. Bisogna chiudere l’hotspot, una struttura inutile che non serve a niente”. Dichiarazioni che avevano suscitato reazioni polemiche, a cominciare dall’ex primo cittadino di Lampedusa Giusi Nicolini, che aveva accusato il suo successore di fare del “terrorismo”. La denuncia presentata stamani da una lampedusana, che ha raccontato ai carabinieri di essere stata affrontata nella sua abitazione da cinque tunisini con esplicite avances sessuali, sembra confermare tutte le preoccupazioni avanzate da Martello. “Da sindaco – spiega – ho il dovere di sollevare i problemi della mia isola, altri hanno il problema di costruire carriere politiche. La questione fondamentale è quella relativa al controllo del territorio: Lampedusa non può ospitare più di 250 migranti; in questo momento sono oltre il doppio. Gli ultimi cento tunisini sono sbarcati la notte scorsa, rimpiazzando quelli che erano appena stati trasferiti sulla terraferma”. Dopo un periodo di relativa calma, da alcune settimane a Lampedusa sono infatti ripresi gli sbarchi da parte di migranti provenienti non più dalla Libia, dove si concentra la maggior parte dei profughi, ma dalla Tunisia. “E’ cambiata la tipologia delle persone che arrivano a Lampedusa”, sottolinea Martello senza voler aggiungere altro. Anche se appare chiaro il riferimento al fatto che tra i tunisini sbarcati sull’isola vi sarebbero numerose persone con precedenti penali. “Occorre accelerare le procedure di trasferimento dei migranti dall’isola. Il mio dovere – aggiunge il sindaco – è quello di segnalare tempestivamente i problemi del territorio. E’ quello che ho fatto anche stamane, dopo avere incontrato il marito e il figlio della donna che ha denunciato l’aggressione subita in casa. Ho già parlato con la Prefettura e con le forze dell’ordine, adesso chiederò di parlare con il ministro. Lampedusa è un’isola ospitale, ma la sicurezza è la prima cosa che bisogna assicurare non solo ai lampedusani ma agli stessi migranti”.

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17 Ottobre 2017, 17:45

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