AAA attrici porno, l’incubo di Angelo:| “Qualcuno voleva ostacolarmi”

di

02 Maggio 2013, 06:15

2 min di lettura

PALERMO – Un falso annuncio per la ricerca di attrici porno ha trasformato la sua vita in un incubo per quattro giorni. Angelo Gambino, impiegato e webmaster di 34 anni, si è ritrovato a dovere affrontare telefonicamente centinaia di aspiranti attori “hard”, tra donne e uomini. Sì, perché nonostante il falso annuncio fosse indirizzato al genere femminile, Gambino racconta che a chiamare erano proprio tutti, dal disoccupato al professionista del settore. “Qualcuno mi ha raccontato di essere senza un lavoro e di sperare in un ruolo nel film. Qualcun altro mi ha invece precisato più volte di aver fatto provini e casting per film porno, di essere un ‘esperto’, insomma”.

Un annuncio, quello comparso il 24 aprile sul sito www.adoos.it, che aveva fatto accendere le speranze di chi, in quel fantomatico film da girare a Palermo, si immaginava già come protagonista. E magari con un bel gruzzolo di soldi in tasca. “In molti andavano subito al sodo – spiega Gambino – chiedendomi immediatamente quanto sarebbero stati pagati. Ho fatto davvero fatica a spiegare, ogni volta, che io non c’entravo nulla”. Quello apparso sul sito internet, infatti, sarebbe stato uno scherzo a tutti gli effetti. “Più che altro – sottolinea il webmaster – credo che qualcuno abbia voluto mettermi i bastoni tra le ruote”. Il giovane palermitano, finalista del casting on line del Grande Fratello 12, collega la beffa alle sue attività e al suo impegno nel sociale:

“Mi conosce molta gente e in tanti sanno quante sono le idee che sto mettendo in pratica. Oltra alla partecipazione al casting della trasmissione, c’è il primo portale on line per i non vedenti che porta il mio nome. Sono stato io a realizzarlo, nel 2006. Si tratta di un apposito programma di sintesi vocale che legge e descrive le immagini. Il portale è stato presentato e premiato alla Fiera Handmatica di Bologna. Non escludo – dice – che siano nate delle invidie e che qualcuno volesse rovinare la mia immagine”.

Articoli Correlati

Il 34enne parla di “vendetta”, di giorni da incubo, di giornate incomprensibili. “Non capivo cosa stesse succedendo, il telefono squillava continuamente, di giorno e di notte. La cosa più strana è che utilizzo questo numero da pochissimo tempo e che conto sulle dita di una mano le persone a cui l’ho dato. Le mie difficoltà – aggiunge – sono aumentate quando non ho avuto la possibilità di denunciare subito tutto: il 25 aprile era un giorno festivo e ho dovuto aspettare prima di recarmi alla polizia postale, che spero risalga presto al responsabile”.

Chi cercava “Fabio” – è questo il nome con cui è stato registrato l’annuncio sul sito – spesso non si arrendeva: “Nonostante dicessi che non ero io l’autore, molta gente che mi chiamava voleva inviarmi il curriculum con foto e video. Nessuno mi credeva, è stato terribile. Un tunnel che non mi appartiene e dal quale spero di uscire a testa alta facendo valere quello che davvero faccio nella vita”.

Pubblicato il

02 Maggio 2013, 06:15

Condividi sui social