Con queste poche righe non voglio fare un manifesto pro Gianni Salvo e il suo storico teatro, Il Piccolo di Catania. Desidero invece far riflettere tutti i catanesi, se ce ne fosse ancora l’esigenza, sul contributo del teatro, in tutte le sue forme espressive, all’emancipazione di noi tutti.
Da un po’ di tempo c’è in atto un rallentamento della produttività teatrale, rallentamento che certamente è stato causato dalla crisi economica, ma ciò che mi preoccupa di più è quando l’inequivocabile rallentamento è tale da arrivare addirittura a bloccare e fare definitivamente scomparire un teatro.
Quando a questo si dovesse aggiungere la “possibile” indifferenza dei cittadini, la mia preoccupazione si trasforma in sconcerto, e quando il teatro in questione – e parlo sia del teatro poetico che strutturale – è quello di un uomo di palco come Gianni, che ha saputo coniugare poesia, onestà, rispetto degli altri, qualità professionale (ed elencando solo queste qualità gli sto certamente facendo un torto), ecco, a questo punto ho timore. Ho il timore che questa città pur con tutti gli sforzi che sta mettendo in atto per la rinascita possa cadere in un oblio creativo e culturale, indispensabile per una vita più curiosa, meno noiosa, più riconoscibile come tale.
Vedete, sono convinto che sia un diritto di tutti poter vedere il teatro, ma forse anche un dovere di tutti frequentare l’arte, sapere che il teatro, la danza, la musica fanno parte della comunità come strumento di aggregazione, confronto e crescita. Sapere che la comunità ha capito che tutto questo nasce anche per merito di tutte le espressioni artistiche che nel tempo hanno partecipato alla festa dell’emancipazione dei cittadini, rende la mia vita più chiara, e lo scopo più mirato.
Il mio appello è quindi: sosteniamo tutto il il teatro frequentandolo e, in questo momento particolare, sosteniamo con qualsiasi forma il Piccolo teatro di Gianni Salvo, amico e risorsa catanese che ha dato tanto a questa città e che, sono certo, potrà dare ancora molto. Per tutto questo e non solo, merita l’attenzione e il rispetto di tutti noi.
Inizierà a giorni il programma dei loro spettacoli e spero possiate parteciparvi più numerosi possibile. Sono certo che in tanti coglieranno quest’appello ed è per questa ragione che vi ringrazio anticipatamente.
Roberto Zappalà
Direttore di Scenario Pubblico
