“L’assunzione e i controlli blandi” | Corruzione, chieste le condanne

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22 Ottobre 2018, 16:05

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AGRIGENTO – Il Pm Chiara Bisso ha chiesto la condanna, per corruzione, a tre anni e sei mesi di reclusione per il maresciallo dei carabinieri Antonio Arnese, all’epoca dei fatti comandante del nucleo Ispettorato del lavoro di Agrigento, e per l’avvocato Ignazio Valenza. Due anni sono stati, invece, proposti per l’ex luogotenente dei carabinieri, adesso in pensione, Vincenzo Mangiavillano, all’epoca dei fatti, nel 2013, comandava il nucleo di polizia giudiziaria della Procura, accusato di favoreggiamento.

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“L’assunzione della moglie del maresciallo dei carabinieri Antonio Arnese fu barattata con un’ispezione blanda all’istituto di formazione Ecap. La moglie, in cambio del controllo volutamente lacunoso, fu assunta alle dipendenze di un altro istituto, Casa Amica, visto che il presidente era sempre l’avvocato Ignazio Valenza”: questa l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica di Agrigento. L’avvocato Valenza, per il Pm, è colpevole anche di calunnia ai danni della collega Laura Grado, che sarebbe stata accusata falsamente di avere violato la corrispondenza dell’istituto nell’ambito di un contenzioso che gestiva professionalmente per conto di alcuni lavoratori. Il Pm ha chiesto 2 anni e 6 mesi per questa ulteriore imputazione: la pena complessiva proposta nei confronti del professionista, attuale consigliere dell’Ordine ed ex segretario, di conseguenza, è di 6 anni. (ANSA)

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22 Ottobre 2018, 16:05

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