Cronaca

Assalti da guerra ai bancomat: arresti a Trapani e Catania VIDEO

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27 Maggio 2021, 08:38

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Bande bene organizzate e pronte a tutto. Si erano specializzate negli assalti ai bancomat.

Oltre cento poliziotti della squadre mobili di Trapani e Catania stanno dando esecuzione a 18 provvedimenti cautelari richiesti dalla Procura della Repubblica di Marsala nei confronti di altrettanti indagati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, furto, danneggiamento aggravato e simulazione di reato.

Per scardinare gli sportelli bancomat si servivano degli escavatori, anch’essi rubati. Poi li trasportavano in luoghi sicuri e razziavano il contenuto.

Eseguite numerose perquisizioni con l’ausilio di unità cinofile dei Reparti Prevenzione Crimine e di un elicottero del Reparto Volo di Palermo, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e in collaborazione con gli investigatori del commissariato di Marsala.

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Le indagini sono partite dal colpo ai danni di un’agenzia Banca Intesa di Marsala nel luglio del 2019. Qualcuno, però, ha lasciato delle tracce biologiche che hanno consentito di individuare i responsabili di cinque assalti: tre al Credito Valtellinese e alla Banca di Credito Cooperativo Toniolo di Xitta, uno alle Poste sempre a Xitta, e uno al Credito Siciliano di Trecastagni in provincia di Catania.

In questo caso i gruppi trapanese e marsalese avrebbero chiesto aiuto ad alcuni catanesi esperti in tecniche di guerra. Ad esempio usavano una bombola di ossigeno per bloccare l’attivazione del meccanismo di macchiatura delle banconote e un disturbatore di frequenze, il cosiddetto “Jammer”, utilizzato per inibire il funzionamento di cellulari e dispositivi Gps durante i colpi.

Il bottino complessivo dei colpi supera i 225 mila euro, di cui 74 mila circa sono stati recuperati.

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27 Maggio 2021, 08:38

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