29 Marzo 2020, 10:07
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“Una colossale presa in giro nei confronti dei comuni e dei nostri concittadini più in difficoltà”. Così in una nota i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali della Lega in Sicilia che si scagliano contro i provvedimenti annunciati ieri sera dal presidente del Consiglio per fare fronte all’emergenza economica e sociale determinata dalle restrizioni imposte per l’epidemia da coronavirus. “Siamo davanti ad una vergognosa elemosina fatta con i soldi dei comuni – sostengono – i 4,3 miliardi annunciati sono solamente un anticipo di trasferimenti a valere sul fondo di solidarietà, si tratta dunque di risorse dovute e già iscritte nei bilanci di previsione delle nostre amministrazioni. Le nuove risorse invece sarebbero appena 400 milioni che andrebbero ripartiti per quasi otto mila comuni, una goccia in un incendio”.
A preoccupare i leghisti sono anche le aspettative create dall’annuncio del premier tra i cittadini più in difficoltà: “E’ evidente che da lunedì ci troveremo alla porta dei nostri comuni migliaia di cittadini in difficoltà economica e purtroppo con queste risorse non saremo in grado di soddisfare tutte le richieste con l’aggravante che poi tra un paio di mesi le amministrazioni comunali non saranno nelle condizioni di garantire i servizi essenziali”. Giudizio ben diverso per il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci: “Apprezziamo invece la scelta della giunta regionale che destina cento milioni veri che saranno gestiti dai comuni per l’assistenza delle famiglie meno abbienti”. (ANSA)
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29 Marzo 2020, 10:07