“Parole infelici, concetti giusti” | Leghisti di Sicilia con Fontana

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16 Gennaio 2018, 18:03

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PALERMO – Qualcuno di loro non avrebbe usato la parola “razza”. Qualcun altro parla di “parole infelici”. Ma tutti difendono Attilio Fontana, candidato leghista alla presidenza della Regione Lombardia. I siciliani che stanno con Matteo Salvini, cresciuti negli ultimi anni e in qualche caso provenienti da altri partiti del centrodestra fanno scudo: “I concetti espressi sono condivisibili”.

Ne è convinto ad esempio il segretario nazionale di “Noi con Salvini”, Angelo Attaguile: “Una cosa è la forma, un’altra il merito. Fontana – spiega – forse è stato frainteso, o si è espresso male. Nel merito però condivido quello che dice: non possiamo rischiare che venga cancellata la nostra cultura, la nostra identità. Prima noi, poi gli altri. Ho riletto quelle parole e sinceramente non ho visto un approccio razzista”.

Cosa aveva detto Fontana? Intervenuto a Radio Padana ha spiegato le motivazione per le quali la Sicilia “non può accettare tutti”. “Non possiamo – ha detto – perché tutti non ci stiamo, quindi dobbiamo fare delle scelte. Dobbiamo decidere se la nostra etnia, se la nostra razza bianca, se la nostra società deve continuare a esistere o se deve essere cancellata. Qui non è questione di essere xenofobi o razzisti”.

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Un rischio che sarebbe presente anche in Sicilia. “Lo abbiamo denunciato più volte – insiste Attaguile – sia in relazione alla gestione del Cara di Mineo, sia in seguito ad alcuni terribili fatti di cronaca. Nel Calatino, ad esempio, oggi non sono garantite le condizioni minime di sicurezza. L’invasione ha distrutto il nostro habitat”. E del resto, ricorda Attaguile “uno dei primi punti del programma della Lega è proprio il controllo dell’immigrazione. Noi siamo pronti a soccorrere chi ha bisogno, ma in Italia non c’è spazio per tutti. Anche perché l’immigrazione incontrollata, l’integrazione che avviene nel caos, senza alcuna programmazione, crea anche problemi all’economia, oltre che all’ordine pubblico”.

Per l’ex deputato regionale Salvino Caputo, altro esponente di “Noi con Salvini”, “Fontana ha espresso una preoccupazione che noi condividiamo. Le sue parole? Mi sembra – dice Caputo – che abbia poi chiarito il senso delle sue frasi. Certo, si è trattato di parole molto forti, forse infelici, ma ha avuto il coraggio di far emergere il problema: la realtà è quella ed è sotto gli occhi di tutti”. Qual è questa realtà? “Anche in Sicilia l’immigrazione è diventato un problema – dice l’ex parlamentare – e ormai ne hanno preso tutti coscienza, anche gli altri partiti: il centrodestra, lo confermano le parole di Fontana, sta almeno provando ad affrontare questa spinosa questione”.

E un’approvazione ai concetti espressi da Fontana, nonostante qualche dubbio su toni e parole, arriva anche dal militante palermitano della Lega Francesco Vozza, che del resto già su Facebook aveva espresso chiaramente il suo pensiero con un post che conteneva la frase: “Uno di noi, Fontana uno di noi…”. “La questione sollevata da Fontana – spiega a LiveSicilia – è corretta, perché accogliere una quantità abnorme di immigrati nel nostro paese equivale a farci surclassare numericamente nel tempo. Io non avrei utilizzato – ha aggiunto – il termine razza, ma l’allarme di Fontana lo condivido in pieno: rischiamo di sparire come popolo italiano per far posto ad altri gruppi etnici che nulla hanno a che vedere con la civiltà europea e cristiana. E questo non possiamo permetterlo”. I leghisti di Sicilia stanno con Fontana.

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16 Gennaio 2018, 18:03

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