L’Expo in Sicilia fra pochi giorni |I progetti per le eccellenze

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07 Dicembre 2014, 19:38

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PALERMO – L’Expo di Milano 2015 comincia in Sicilia fra pochi giorni. “Perché per noi Expo non è solo Milano”, giura l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri. Per l’assessorato, ma non solo, visto che i due progetti “Dall’Expo ai territori” hanno già avuto l’ok del Cipe a un finanziamento da 600 mila euro complessivi: con quei soldi, e con altri 300 mila euro provenienti dalle proprie casse, la Regione allestirà “Le vie del gusto” fra Madonie, Alto Belice e area etnea e il progetto “Sicilia madre terra” nelle province di Siracusa, Ragusa e Catania. Ma non ci sono solo questi progetti, che il nuovo numero di “S”, disponibile in edicola e online, illustra nel dettaglio: il team che all’assessorato di via degli Emiri lavora sulla preparazione della kermesse milanese – composto dal direttore generale Alessandro Ferrara, dal dirigente Vincenzo Vitale e da due funzionarie inviate in Sicilia dal ministero dello Sviluppo economico, Maria Stassi e Tiziana Lipari – sta intessendo rapporti con gli aeroporti e con i porti siciliani per allestire delle piazzole espositive nelle quali mostrare ai turisti in arrivo i prodotti d’eccellenza siciliani.
Già, perché dei 13 milioni provenienti dai fondi europei per la macro-area “internazionalizzazione”, quelli che saranno spesi a Milano sono appena 4,3: i costi complessivi dell’Expo, tutto compreso, comprendono 2,4 milioni da utilizzare per l’affitto degli spazi espositivi, un milione e 400 mila euro da utilizzare per il “protagonismo”, insomma per spettacoli e altre iniziative, e mezzo milione per i servizi, a partire da vigilanza e pulizie. “Tutto il resto – spiega Vancheri – sarà utilizzato per promuovere le imprese siciliane all’estero”. Così 4,5 milioni saranno investiti per la presenza della Sicilia alle fiere internazionali, un milione e mezzo per i progetti da realizzare in Sicilia prima e dopo l’Expo, 870 mila euro per gli esperti di supporto e un milione e 700 mila euro per l’“incoming”, cioè per attirare in Sicilia gli investitori esteri. “A Milano – chiarisce Maria Stassi – le aziende dell’Isola entreranno in contatto con potenziali partner provenienti dall’estero. A contorno dell’Expo, quindi, diventa strategico organizzare eventi in Sicilia per consolidare quei contatti”.
Da qui all’Expo, però, la strada è lunga. La Sicilia – che prenderà posto in una piazzetta del Padiglione Italia per quattro mesi – avrà spazio nel palinsesto degli eventi per tre settimane: dall’8 al 13 maggio si parlerà di Mediterraneo, dal 26 giugno all’1 luglio delle eccellenze siciliane e dal 16 al 21 ottobre di sviluppo sostenibile. Prima di allora, però, partiranno i bandi: dopo la richiesta di manifestazioni di interesse per la proposta di idee da portare in Lombardia, ce ne sarà uno rivolto alle Camere di commercio per selezionare il paniere delle eccellenze da mettere in mostra a Milano, un altro rivolto ai Comuni e un terzo per scegliere le imprese da ammettere agli incontri bilaterali con gli investitori esteri. “I bandi – assicura l’assessore – saranno pronti entro la fine dell’anno”.
Nel frattempo, appunto, partiranno le iniziative di corredo. Le “vetrine del gusto” nei porti e negli aeroporti, che diventeranno spazi permanenti, ma anche quella che in assessorato chiamano la “Rete dei ristoranti e delle botteghe artigiane”, un percorso guidato fra le produzioni siciliane di qualità. “L’idea di fondo – osserva l’assessore regionale alle Attività produttive – è rendere permanente il percorso di promozione delle eccellenze siciliane. Il nostro progetto è puntare sulle startup, sui giovani e sulle donne. Abbattendo i preconcetti e mostrando la capacità di innovazione delle imprese siciliane”.

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