Libri e musica a Villa Filippina | Una sfida raccolta dai palermitani

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09 Settembre 2012, 10:58

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In molti avevano suggerito che fosse un azzardo. A Villa Filippina, poi! Una delle roccaforti della movida estiva palermitana, tutta musica, chiacchiere e cocktail. E poi, si sa… i libri sono per i vecchi o per i topi da biblioteca. Di libri si parla nei luoghi ad essi deputati. Rigorosamente in libreria e possibilmente nel pomeriggio. Al massimo all’ora dell’aperitivo, che fa chic, ma in tempo per raggiungere gli amici da qualche altra parte e iniziare la serata, magari vantando i propri impegni culturali. Ma di sera no, proprio no!

Sì, in effetti, suonava un po’ come un azzardo. Ma alla fine ci venivano in mente le parole dell’Enrico V di Shakespeare: “Noi pochi, noi felici!”. E abbiamo lanciato la sfida a Palermo.

Mettete insieme un po’ di ingredienti, e la scena sarà subito pronta. Una dolce sera di settembre, il portico di Villa Filippina che si illanguidiva sotto le luci tiepide, un palco affollato di microfoni, fili e strumenti musicali. Scrittori, attori, musicisti, e soprattutto loro, i libri! Già, proprio quella parola che alle volte ci rende così scettici e talvolta anche vagamente annoiati… libri! Eppure erano tutti lì, riuniti a celebrare questi unici protagonisti. Non ci sono stati soltanto i nomi, le idee, le performance attoriali e quelle musicali. Non ci sono state celebrazioni dell’ego, ma tutto era concertato per rendere omaggio alla scrittura, che è in primis una forma d’arte, al di là del poter essere anche una fonte di auto-appagamento. E in quanto forma d’arte, si esalta in compagnia delle sue sorelle, che siano esse la recitazione o la musica, e persino la lettura. Perché anche la lettura, in quanto esperienza estetica, è una forma d’arte.

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Quindi non ci è sembrato strano di parlare di libri, un po’ come si fa tra vecchi amici. Non ci è sembrato strano far rivivere le pagine attraverso la voce, l’anima e l’interpretazione. Non ci è sembrato strano nemmeno il ricercare quegli stessi sentimenti e quelle stesse emozioni dentro i testi di uno storico gruppo come i Pink Floyd. E’ stato questa sinestesia la vera anima di “We love reading”, l’evento andato in scena il 7 settembre a Villa Filippina.

E abbiamo scoperto che alla fine eravamo felici, e nemmeno così pochi! Abbiamo lanciato una sfida a Palermo, e Palermo ha risposto. Ma si può fare di più, si può fare di meglio. Se è vero che ogni popolo ha l’arte che si merita, sarebbe il caso, allora, in questi tempi di scontento, di cercare anche di meritare l’arte che abbiamo.

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09 Settembre 2012, 10:58

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