Finanziamento di 22 mln | Leone: “Anche altri interventi” - Live Sicilia

Finanziamento di 22 mln | Leone: “Anche altri interventi”

La Uil annuncia il finanziamento della Zona franca urbana di Librino, ma chi opera nel quartiere periferico di Catania ammonisce: "Bene gli sgravi alle aziende, ma non bastano se a essere riqualificata non è l'intera zona".

Zona franca urbana a Librino
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CATANIA – “La Zona Franca Urbana di Librino partirà a breve”. Lo aveva annunciato proprio da Palazzo degli Elefanti il presidente della Regione Rosario Crocetta, nel corso della riunione congiunta delle giunte comunali e regionali, e ha mantenuto la parola. Da Palermo, infatti, sarebbero stati stanziati i fondi per avviare la Zfu a favore del quartiere periferico di Catania, 21.9 milioni di euro (tra finanziamenti regionali e statali), insieme ai 5.8 milioni ad Acicatena, 9.2 ad Acireale e 4.6 a Giarre. A darne annuncio, il segretario generale della Uil cittadina, Angelo Mattone, che ha immediatamente lanciato un appello a tutti i soggetti coinvolti, a partire dall’amministrazione cittadina, affinché l’occasione fornita non vada sprecata.

“Le Zone franche urbane escono dal libro dei sogni – ha affermato – con la notizia dei finanziamenti annunciati dall’assessore Vancheri. Sembra proprio che sia davvero la volta buona per le tanto sospirate Zfu – ha aggiunto – ma perdere un euro sarebbe un delitto per questo la UIL ritiene doveroso che parti sociali e istituzioni collaborino sin da oggi perché ciascuno contribuisca all’avvio di un percorso virtuoso di investimenti, imprenditorialità, lavoro e sviluppo”. Una notizia accolta con favore anche dal presidente del consiglio di quartiere, Lorenzo Leone, che però invita a non cadere in facili entusiasmi, considerate le numerose problematiche che insistono sul territorio di Librino così come su quelli limitrofi di Villaggio Sant’Agata, di San Giorgio, del Villaggio Santa Maria Goretti e del Pigno.

“Quella del finanziamento della Zfu è senz’altro una grande notizia per il nostro quartiere – spiega Leone a LivesiciliaCatania. Finalmente può infatti concretizzarsi una grande occasione di crescita che però – ammonisce – potrebbe rimanere a metà senza altri interventi, di natura ben meno onerosa, senza i quali l’intera zona rischia di rimanere una grande incompiuta. Leone ha già predisposto un lungo elenco di necessità da sottoporre ai vari assessori comunali, a cominciare da Rosario D’Agata che incontrerà il prossimo 25 Luglio per stabilire alcune priorità. “Fondi a sostegno delle imprese e sgravi economici sono utili –continua Leone – ma lo è altrettanto mitigare l’elevato rischio incendi della zona, completare le spine verdi e le altre numerosissime incompiute di Librino, aumentare il controllo del territorio e valorizzare l’area di San Giuseppe La Rena, porta di ingresso in città per chi viene dall’aeroporto, attualmente trasformata in un grande campo rom a cielo aperto”.

Non solo: bonificare le zone del quartiere trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto e potenziare il trasporto pubblico da e per la città rimangono per Leone priorità da affrontare prima di invitare le aziende a investire nella città satellite di Catania. Un punto di vista, quello del presidente della sesta circoscrizione, condiviso in pieno dalla rete di associazioni di Librino, della quale fa parte anche la Cgil, che da tempo ha elencato in un corposo documento, tutto quello di cui necessita la delicatissima zona periferica della città.

“Domani pomeriggio incontreremo l’assessore D’Agata per discutere di quanto, insieme alle altre associazioni civiche e quelle datoriali, abbiamo inserito nella cosiddetta Piattaforma per Librino – afferma Sara Fagone, della Cgil, a LivesiciliaCatania. L’occasione sarà utile – aggiunge – non solo per capire in cosa consisterà precisamente la Zfu, ma soprattutto per comprendere le intenzioni della nuova amministrazione per il quartiere, anche per quanto riguarda il trasporto pubblico, di cui D’Agata ha la delega. È incredibile – conclude – che da Librino non ci sia un autobus per un ospedale o per l’aeroporto, nonostante questo disti pochi chilometri”.

 


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