La contabilità del clan | Nomi e soldi dei boss

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22 Novembre 2017, 05:07

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PALERMO – Quando lo arrestarono, due anni fa, Gabriele Pedalino aveva in casa 58 mila euro in contanti e un bloc notes con la contabilità del clan di Santa Maria di Gesù.

Pochi mesi prima aveva incontrato al colloquio in carcere il padre Francesco e lo zio, Antonino Profeta, Si era portato dietro l’appunto che poi gli sarebbe stato sequestrato a casa. Un foglio con l’intestazione “COLLOQUIO” diviso in sei riquadri. Vi erano riportate una serie di sigle ora decifrate dai carabinieri del Ros e del comando provinciale che ieri hanno arrestato ventisette persone affiliate al clan di Santa Maria di Gesù.

Ecco il contenuto del bloc notes: “Avv” (le spese per i legali), “BAMBINO” (i soldi destinati al figlio), “PA” (il padre Francesco); “NO” (il nonno Salvatore Profeta), “Zi” (lo zio Antonino Profeta); “MANGIARE & VESTITI” (il mantenimento dei detenuti carcerati); “SETTIMANA” (diviso in quattro riquadri, contiene la contabilità della paga settimanale di alcuni soggetti a lui legati): “LO” (Lorenzo Scarantino, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Mirko Sciacchitano), “GABB” (Antonino La Mattina), “TU” (Giuseppe Tinnirello), “E” (dovrebbe trattarsi Vincenzo Profeta, figlio di Salvatore”. 

Il bloc notes confermerebbe che il giovane Pedalino, finiti in carcere i parenti, si sarebbe accollato la gestione delle cassa del mandamento.

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22 Novembre 2017, 05:07

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