“Giudizio devastante della Corte dei Conti”

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19 Novembre 2012, 14:26

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CATANIA – La relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria del Comune di Catania, è stata al centro della conferenza stampa di questa mattina nella sede dei Comunisti italiani organizzata dal coordinatore della segreteria nazionale, Orazio Licandro, e dal segretario provinciale Salvatore La Rosa. Il documento (svelato da Livesicilia) è composto da circa 130 pagine e prende in esame il periodo dal 2003/2010, fissando proprio nel 2003 la data di inizio della situazione deficitaria protrattasi in questi anni tanto da indurre Licandro a parlare di giunta “Stancagnini o Scapagnelli” per sottolineare la continuità fra le amministrazioni di centrodestra degli ultimi anni e anzi evidenziare “l’insolenza nei nostri confronti da parte di Stancanelli” che “dovrebbe avere la pazienza di leggersi la relazione della Corte dei Conti” e scoprirebbe che “con il centrosinistra i conti erano a posto”. Licandro ha definito il rapporto dei giudici contabili “devastante, sia per i conti che il per il giudizio di valore che dà” quando afferma che queste amministrazioni hanno operato all’insegna della scorrettezza e della violazione dei principi che regolamentano la contabilità pubblica e quando si afferma chiaramente che “le scritture contabili dell’Ente non hanno sin qui rappresentato fedelmente la reale situazione finanziaria in cui versa il Comune”.

Nella relazione si fa riferimento alla responsabilità dei consiglieri comunali, all’impossibilità di esigere alcuni crediti, al deficit strutturale di quasi tutte le partecipate, all’aumentato costo dei dirigenti a fronte della riduzione del loro numero, all’inutilità della famosa operazione Catania risorse: “Ci vorrebbero due giorni di seminario a porte chiuse”, ha ironizzato, ricordando anche alcune questioni che balzano agli occhi per loro “stravaganza”: come gli abbonamenti del Catania calcio “in favore del personale contrattista” e i “contributi volontari versati ai partiti politici”.

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“Altrettanto stravagante fra le incongruità rilevate dalla Corte dei Conti – riferisce da Licandro – c’é quella che avendo rinegoziato i mutui con la Cassa depositi e prestiti, il Comune abbia poi affidato il monitoraggio delle proprie posizioni in swap, per rivedere in termini vantaggiosi i propri derivati, alla Bnl che in uno di questi contratti è controparte del Comune”. Licandro auspica che “i consiglieri comunali raddrizzino la schiena e incalzino l’amministrazione”.

 

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19 Novembre 2012, 14:26

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