L’impugnativa blocca-tutto | La protesta degli ex Pip

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27 Gennaio 2014, 11:44

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PALERMO – Entro quarantotto ore saranno informati sulla possibile convocazione di un tavolo tecnico tra Stato e Regione, per discutere lo sblocco delle somme, al momento ‘congelate’ a causa dell’impugnativa della finanziaria. E’ quanto emerso dall’incontro tra una delegazione di lavoratori ex pip, che questa mattina si sono recati in massa davanti alla sede della Prefettura, e il vice prefetto di Palermo (in rappresentanza del prefetto Cannizzo, assente per motivi istituzionali ndr) che “ha preso a cuore la nostra situazione – racconta a Livesicilia Giovanni Tarantino – e ha accettato di fare da mediatore per l’organizzazione dell’incontro tra governo nazionale e regionale”. Sono circa 2.830 gli ex Pip a Palermo addetti ad attività amministrativa, di pulizia e vigilanza negli enti pubblici. “Il bacino era stato finanziato per altri tre anni – aggiunge Tarantino – ma il secondo e terzo anno sono stati bocciati dal commissario dello Stato, che ha tolto quattro milioni di euro al nostro capitolo di bilancio”. E così i lavoratori rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano. “Il sussidio che dovremmo ricevere a marzo potrebbe saltare – prosegue ancora Tarantino – buttando in strada circa tremila famiglie. Rischiamo di rimanere in una sorta di limbo senza poter essere mai considerati né lavoratori né sussidiati”.

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“Siamo arrabbiati e disgustati – interviene Maria Grazia Guttuso – insomma, non ne possiamo più. Il danno però lo hanno fatto i governi precedenti all’amministrazione Crocetta che con anni di cattiva gestione hanno portato alla situazione odierna. Dopo tredici anni di lavoro in cui le pubbliche amministrazioni, le scuole, gli ospedali e gli enti pubblici ci hanno utilizzato non si capisce perchè adesso non serviamo più a niente. Ora – prosegue – siamo solo sostegno al reddito con dei soldi che la Sicilia sicuramente non ha. Il problema è a livello nazionale quindi chiediamo che risolvano le beghe fra di loro, siamo stanchi”. Una stoccata infine viene lanciata dai lavoratori proprio all’indirizzo del commissario Aronica: “Invece di ricevere le telefonate, probabilmente per mettere in difficoltà Crocetta – dice la Guttuso – si dia una regolata e faccia passare le leggi per le povere persone”.

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27 Gennaio 2014, 11:44

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