PALERMO – Sarebbe stato il serbatoio più vicino al perimetro esterno del deposito di carburante della Sicilia Petroli di Brancaccio a prendere fuoco per primo. Le fiamme si sono diffuse in breve tempo al secondo silos da cinquecento metri cubi di gasolio, dando origine all’inferno di fuoco e a una giornata di super lavoro per i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che hanno riportato la situazione alla normalità solo nella mattinata di oggi.
A dirlo sono i primi accertamenti dei vigili del fuoco che in queste ore hanno effettuato i rilievi in via Corleone, a Brancaccio, nell’area della “Sicilia Petroli”, azienda di proprietà di Giacomo Giuliano, dove ieri è scoppiato il mega incendio che ha provocato una enorme nuovola nera su mezza Palermo.
L’incendio è stato domato nella notte, una decina le squadre che nella giornata di oggi hanno spento gli ultimi focolai ed avviato la bonifica della zona, dove sono presenti anche serbatoi interrati di benzina. Adesso saranno avviati gli accertamenti dei tecnici dei vigili del fuoco per stabilire l’origine delle fiamme e l’area sarà sottoposta a sequestro di polizia giudiziaria, mentre la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci.
Brancaccio è una zona in cui l’ombra della mafia è sempre stata presente, gli inquirenti non vogliono lasciare nulla al caso e hanno deciso di accertare il contesto in cui si è sviluppato l’incendio che ha interamente distrutto il deposito. Al momento tutte le ipotesi investigative restano aperte. Nei prossimi giorni sarà possibile risalire alla reale natura dell’incendio che ha distrutto il deposito Sicilia Petroli.
Nel frattempo sono in corso le analisi dell’Arpa, dell’Asp e del nucleo Nbcr dei vigili del fuoco che stanno monitorando l’aria attorno al deposito e anche nei quartieri e comuni vicini. Il settore Nbcr dei vigili del fuoco si occupa della gestione degli interventi complessi che coinvolgono sostanze pericolose convenzionali e non convenzionali, come nel caso dell’incendio di Brancaccio.
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