M5s, l’ira di Forello: “Io epurato |Vogliono limitare la libertà”

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12 Novembre 2018, 18:39

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PALERMO – “Non sapevo nulla di questa decisione che è stata adottata in una riunione della quale non conoscevo l’esistenza”. Al telefono Ugo Forello mostra tutta la sua sorpresa rispetto alla notizia, anticipata da Livesicilia e ufficializzata poi da un post Facebook del Movimento 5 stelle Palermo, che lo vuole sostituito da Antonino Randazzo nel ruolo di capogruppo a Sala delle Lapidi. “Non è stato comunicato nulla a me nè alla collega Giulia Argiroffi – prosegue -. Si tratta di una decisione e di una riunione illegittime per le modalità con cui si sono sviluppate. Sono e rimango il capogruppo del Movimento cinque stelle al Comune di Palermo, almeno fino a quando non sarà convocata una regolare riunione dei consiglieri comunali”. Resta dunque l’incertezza sull’esito finale dello scontro interno ai grillini: incertezza che pesa anche sull’intero Consiglio, chiamato ad approvare entro la fine del mese il bilancio di previsione.

Dalle frasi dell’ex candidato sindaco M5s traspare l’amarezza per quella che è diventata, di fatto, una esautorazione alla luce delle prese di posizione di Forello contro gli attacchi ai giornalisti scatenati sabato pomeriggio dal vicepremier Luigi Di Maio e dall’ex deputato nazionale Alessandro Di Battista dopo l’assoluzione del sindaco di Roma Virginia Raggi. “Nè puttane, nè infami – erano state le parole del cofondatore di Addiopizzo ed ex candidato sindaco pentastellato in un post Facebook – è sempre errato fare di un erba un fascio… E attaccare così un’intera categoria che è formata, come tutte le altre, e come del resto il mondo intero, di individui, più o meno, corretti e leali e non…”.

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Un post arrivato al culmine di una serie di distinguo messi in atto da Forello, soprattutto contro la linea adottata dal governo in materia di immigrazione. Pochi giorni fa, infatti, sempre su Facebook, il capogruppo era tornato a marcare la propria autonomia di pensiero rispetto al decreto Sicurezza e immigrazione approvato con la fiducia al Senato: “Una sconfitta per il movimento”, disse allora Forello che oggi interpreta così la sua sostituzione: “Questa decisione dimostra la voglia, da parte di qualcuno, di epurare e di limitare il libero pensiero all’interno del movimento. C’è evidentemente una strategia, a livello nazionale, volta a limitare la mia libertà di espressione”. Forello ricorda oggi che “il passaggio di consegne era già stato previsto ma – aggiunge – non in questo modo, non con una riunione di cui non ero a conoscenza”.

*Aggiornamento ore 19.22
Forello è poi tornato sulla vicenda con un nuovo post: “Non vorrei che dietro tutto ciò ci sia la mano dei vertici del movimento, certo è un fatto notorio che quello che, allo stato illegittimamente, verrebbe indicato come capogruppo è persona di fiducia e legata a doppio mandato con il deputato all’Ars, Giancarlo Cancelleri, e il deputano nazionale, Adriano Varrica. Rimango al mio posto a difendere la possibilità di dissentire e criticare nel rispetto di tutti, in un percorso di apertura e confronto perché tutto ciò costituisce l’essenza della democrazia”.

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12 Novembre 2018, 18:39

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