PALERMO – Un nuovo appello arriva dallo chef antimafia Giunta. “Ho scelto di denunciare. Forse la scelta più faticosa, ma senza dubbio la più giusta”. Lo ha ribadito Natale Giunta, lo chef palermitano che si è ribellato al pizzo, intervenuto questa mattina a Start di Radio 1 Rai.
“Le richieste del racket – ha affermato – sono cominciate a marzo 2012, per la prima volta in assoluto dopo quindici anni di attività. Mi sono rivolto alle associazioni di categoria, facendo una scelta piena, consapevole. Un amico era presidente di un’associazione.
Da lì è cominciata la strade delle denunce, che sono state diverse. Non solo una. Mi hanno chiesto di mettere a posto le attività perché secondo alcuni princìpi mafiosi bisogna prima chiedere le autorizzazioni a queste famiglie e poi aprire le attività”.
“Ma culturalmente – ha osservato – questo è un concetto che non mi appartiene. Quando mi sono visto davanti questa situazione ho deciso subito la strada che dovevo percorrere”. Lo chef palermitano ha chiuso con un appello: “Invito tutti a dire no al pizzo. Se siamo in tanti a dire no, questi fenomeni spariranno. Se siamo pochi e isolati, il problema resterà a noi”.
