08 Marzo 2012, 17:40
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L’apertura di Massimo Costa al Pdl provoca le accese reazioni del Terzo polo a Palermo. “La dichiarazione del coordinatore provinciale del Pdl Francesco Scoma, che con tanto entusiasmo lancia il suo partito verso Costa, dimostra quanto inesistenti fossero fin dall’inizio le probabilità che il Popolo della Libertà esprimesse un candidato. Vuoi per la grave eredità dell’amministrazione Cammarata, vuoi anche per la volontà dell’ onorevole Cascio di andare veramente fino in fondo nella sfida col Terzo Polo”. Lo dice il deputato di Fli, Nino Lo Presti. “Sicuramente le dichiarazioni di Costa che spero siano state fraintese, – aggiunge – non agevolano la possibilità che si faccia subito chiarezza sulla questioni delle alleanze”. “E’ certo, tuttavia, – prosegue – che Fli non è mai stata disponibile e non lo sarà in futuro a prendere parte a un teatrino della politica che non ci appartiene e di cui non ha bisogno la Città e il Paese”. “La nostra coerenza sarà – osserva – la migliore garanzia per i palermitani e per una buona politica al servizio esclusivo degli interessi della città”.
“Sappiamo bene che Massimo Costa é un ragazzo brillante e risolve problemi, ma quello della ricomposizione dell’area moderata mi pare fuori dalla sua portata”. Lo afferma Giovanni Pistorio, presidente del Gruppo Misto al Senato della Repubblica ed esponente del Mpa, commentando l’apertura del candidato del Terzo Polo al Pdl. “E’ meglio che Costa si concentri – aggiunge – sul programma per Palermo, che mi pare già un impegno molto oneroso anche per un giovane dalle grandi risorse come lui”. “Per quanto concerne l’area moderata – prosegue Pistorio – non so bene cosa s’intenda. Noi Autonomisti, per esempio, non siamo affatto moderati nel difendere gli interessi della nostra terra, che il Pdl siciliano, a Roma come a Palermo, ha tradito”.
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08 Marzo 2012, 17:40