Lo scandalo delle commissioni |Protesta in consiglio

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05 Febbraio 2015, 20:58

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AGRIGENTO – E’ cominciata, dopo lo scandalo sulle 1133 commissioni consiliari tenute nel 2014 con una spesa di 285 mila euro, la seduta del consiglio comunale di Agrigento. I carabinieri presidiano il Comune, dato che un gruppo di cittadini aveva annunciato in rete l’occupazione dell’aula Sollano. Dopo le dimissioni, negli scorsi giorni, dei consiglieri Ennio Saieva (Fi), Francesco Messina (Ncd) ed Antonino Amato (Udc), si è dimesso durante l’Assise il consigliere Aurelio Trupia. “Ritengo – ha detto – che non ci siano le condizioni per continuare. La mia convinzione è che la manifestazione abbia determinato la rottura e la mancanza di fiducia tra i cittadini e gli organi eletti”. Trupia fa riferimento al corteo di protesta contro la “mala politica”, che ha portato in strada circa 2 mila agrigentini, martedì sera.

Impossibile procedere alla surroga dei primi tre consiglieri dimissionari – Ennio Saieva (Fi), Francesco Messina (Ncd) e Antonino Amato (Udc) – perché la Procura ha sequestrato, durante il blitz di martedì della Guardia di finanza, anche la documentazione concernente le dimissioni. L’ha annunciato il presidente del Consiglio comunale di Agrigento, Carmelo Settembrino.

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Gli agrigentini che assistono alla seduta, mentre si discute del regolamento taxi, contestano i consiglieri e due persone sono state allontanate. Dal settore che ospita il pubblico arrivano grida: “Parlate dello scandalo delle commissioni, vergogna” dicono in coro alcuni presenti. Nel solo 2014 i consiglieri comunali, per garantirsi il gettone di presenza, hanno convocato 1.133 commissioni consiliari, per una spesa che supererebbe i 300 mila euro.

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05 Febbraio 2015, 20:58

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