14 Luglio 2021, 13:03
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CATANIA – Si complica la vita per alcuni imputati d’omicidio. Non sono stati ammessi al rito abbreviato alcuni esponenti del clan Cursoti Milanesi coinvolti nella scontro a fuoco contro il clan Cappello avvenuto a Librino lo scorso 8 agosto. La norma infatti impone che se potenzialmente la condanna prevista per il reato è l’ergastolo non si può accadere ai riti alternativi. A quasi un anno di distanza la gup Maria Ivana Cardillo accogliendo le richieste del pm Alessandro Sorrentino e dell’aggiunto Ignazio Fonzo ha rinviato a giudizio 11 persone, tra cui tre collaboratori, per il duplice omicidio di Luciano D’Alessandro e Vincenzo Scalia, rimasti uccisi durante la sparatoria al viale Grimaldi 18. I carabinieri sono riusciti a ricostruire pezzo dopo pezzo le fasi della sparatoria – anche grazie a una simulazione in 3 D realizzata da un consulente in base a video e testimonianze raccolte – nell’ambito dell’inchiesta Centauri. Dovranno presentarsi davanti alla Corte d’Assise di Catania, il prossimo 4 ottobre, il boss Carmelo Di Stefano, il collaboratore Martino Carmelo Sanfilippo, Roberto Campisi, Davide Agatino Scuderi, Michael Agatino Sanfilippo (il collaboratore che ha fatto trovare il cadavere di Timonieri, ndr), Giovanni Nicolosi, Rosario Viglianesi, Santo Tricomi, Salvatore Chisari (collaboratore), Angelo Condorelli e Emilio Cangemi. Alcuni di loro devono anche difendersi per il pestaggio di Gaetano Nobile davanti al suo negozio in via Diaz, che poi è stata la scintilla da cui è scaturita l’escalation di violenza tra i due clan.
Gli esponenti del clan Cappello – che devono rispondere di tentato omicidio – sono stati ammessi all’abbreviato che è stato fissato il prossimo 14 ottobre. Tra di loro, il fratello del capomafia Turi Cappello, Massimiliano, il figlio di Salvatore Lombardo (u ciuratru) Salvuccio Jr, Mario Bonaventura, Sebastiano Cavallaro, Renzo Cristaudo, Gaetano Ferrara, Luciano Guzzardi, Santo Guzzardi, Rocco Ferrara, Gaetano Nobile, Giuseppe Romano, Riccardo Pedicone, Rinaldo Puglisi, Gioacchino Spampinato, Luciano Tudisco e il collaboratore di giustizia Concetto Bertucci.
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14 Luglio 2021, 13:03