Lo stop della finanziaria, opposizioni all'attacco del governo

Lo stop della finanziaria, opposizioni all’attacco del governo

Movimento cinque stelle e Pd: "Esecutivo nel caos e ddl stabilità che non ha fondamenta"

PALERMO – Opposizioni all’attacco dopo l’esito della seduta dell’Assemblea regionale siciliana che avrebbe dovuto esaminare la finanziaria e che invece è stata rinviata a martedì dal presidente Gianfranco Miccichè. Uno stop che ha acceso le polveri di Movimento cinque stelle e Partito democratico. I cinquestelle attaccano: “È brutto dire avevamo ragione, ma lo diciamo da settimane, i conti della finanziaria sono sballati. Altro che aiuti a imprenditori e partita iva, ora sono a rischio tutte le spese della Regione”.

M5s: “Finanziaria arenata”

Giovanni Di Caro e i pentastellati della commissione Bilancio Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola affondano il colpo: “Al primo scoglio la manovra si è arenata. Già  l’articolo 3, senza avere nemmeno trattato i primi due,  per una manciata di euro si è rivelato un ostacolo insormontabile. Il governo, e Armao in primis, se ne assumano ora le responsabilità davanti ai siciliani”.

Pd: “Ennesima falsa partenza”

La linea è la stessa anche dalle parti del Pd: “L’ennesima falsa partenza  per una finanziaria regionale senza fondamenta, che mostra ancora una volta come il governo, proceda improvvisando, ostinandosi, per altro,  a non dare spiegazioni sul rendiconto 2019, sull’impugnativa  dello Stato e sull’articolo 3 del ddl di stabilità – commenta il capogruppo dem Giuseppe Lupo -. Aspetti non formali ma sostanziali  a cui il governo deve rispondere per evitare ulteriori impugnative che paralizzerebbero la Regione. Su questi temi abbiamo chiesto in Aula chiarimenti che il governo non ha dato costringendo il presidente dell’Ars a sospendere la seduta”.

Il nodo delle variazioni di bilancio

Sull’impugnativa alle variazioni di bilancio 2020 insistono anche i grillini: “Finché  il governo  non ci relazionerà non ci sono le condizioni per andare avanti. Vogliamo avere contezza  che quanto denunciamo da tempo inascoltati non avrà ripercussione su conti della Regione”. A sollevare il tema dell’impugnativa da parte del Consiglio dei ministri era stato il dem Antonello Cracolici, che ora rimarca: “L’Ars sta esaminando una finanziaria che si basa su un bilancio di carta. Dopo che per giorni è stata smentita, è stata confermata la formale notifica dell’impugnativa del Consiglio dei ministri sulle variazioni di bilancio, questa situazione pesa come un macigno sull’iter di tutta la manovra”. Per Cracolici “è inaccettabile che il governo regionale e la presidenza dell’Ars abbiano provato a fare finta di nulla, e solo dopo le nostre proteste in aula abbiano deciso di sospendere l’esame. Non si può procedere in questa situazione – aggiunge – sapendo che le norme che si approveranno quasi certamente andrebbero incontro a ulteriori impugnative, dal momento che si basano su capitoli di bilancio giudicati ‘irregolari’ dal Consiglio dei ministri”.


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