L’Oda risponde a Tabbita Siena: |”Accuse prive di fondamento”

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31 Luglio 2013, 16:47

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CATANIA – In riferimento a quanto pubblicato in data 30 luglio u.s., con riguardo alla corresponsione degli stipendi ai lavoratori dell’Opera Diocesana Assistenza, è doveroso chiarire che quanto affermato dal sig. Tabbita Siena Corrado è privo di qualsiasi fondamento di verità; la nota sindacale (USB – Tabbita Siena) nel criticare l’Amministrazione dell’Ente, specifica (pretestuosamente quanto falsamente) che: “…L’Amministrazione Sanitaria Provinciale (ASP) eroga regolari mandati di pagamento… Il denaro però si blocca nelle casse dell’Amministrazione dell’Ente…”

Le problematiche dell’Ente sono ben note a tutti, compreso lo stesso Tabbita, con il quale direttamente e per l’organizzazione da questi rappresentata si sono svolti appositi incontri chiarificatori presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Catania. Infatti con diversi incontri e “Comunicati” ai lavoratori, portati a conoscenza di tutti i rappresentanti degli organi competenti, dalla Prefettura di Catania all’Ufficio Provinciale del Lavoro, alle Organizzazioni Sindacali (compresa la USB) sono state rese trasparentemente note (sempre) le problematiche ostative.

Le difficoltà di un Ente grande e complesso come l’O.D.A derivano e sono connesse a diversi elementi che devono trovare equilibrio nella gestione. Le maggiori criticità dell’ODA, in particolare, hanno in realtà radici ben lontane nel tempo e non imputabili alle ultime due amministrazioni, e condizionano pertanto non poco quelle contingenti attuali, da cui, purtroppo, per il rallentamento dell’erogazione delle somme vantate nei confronti della stessa ASP di Catania, scaturisce il disagio dei lavoratori.

La realtà è che ad oggi ancora i mandati di pagamento emessi dall’ASP di Catania in favore dell’O.D.A non sono pervenuti sui conti correnti dell’Ente; e quando ciò avvenga, come è sempre stato e sempre sarà, e ben diversamente dalla falsa e pretestuosa accusa contestata, il denaro verrà con immediatezza accreditato ai lavoratori per le retribuzioni dovute.

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Ben contrariamente pertanto all’evidente erronea quanto falsa accusa del Sig. Tabbita Siena Corrado, mai questa Amministrazione ha trattenuto somme disponibili nelle proprie casse senza distribuirle a chi siano dovute, sia ai lavoratori che ai fornitori e per gli obblighi nei confronti dello Stato. Non solo nessuno ha mai approfittato di un solo centesimo, bensì tutti i componenti del CdA hanno svolto il servizio di Amministratore senza alcun compenso e senza alcun rimborso di spese,per un preciso impegno assunto dal consiglio di amministrazione nei confronti dell’Arcivescovo e dell’intera comunità.

A chiunque verrebbe in mente di chiedersi quale vorrebbe essere la finalità di una tale falsa accusa?

 

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31 Luglio 2013, 16:47

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