“Lombardo ha tradito il voto popolare | Il ‘nuovo’ Pdl? Vita, famiglia e libertà”

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24 Settembre 2011, 16:31

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C’è poca Sicilia nella prima uscita siciliana da segretario del partito di Angelino Alfano. Solo a margine del suo intervento, ecco una “stoccata” al governo Lombardo: “L’esecutivo oggi affronta numerose difficoltà? Sono cose che succedono quando si tradisce il voto popolare. Non si può che andare verso lo stallo e l’impossibilità di governare davvero”. Sull’invito di Pippo Scalia ad “aprire” all’Mpa, invece, ha tagliato corto: “Credo si riferisse alla base del partito, che probabilmente non condivide le scelte del governatore”.

“La vita, la famiglia, la libertà”. Su questi tre pilastri, invece, l’ex guardasigilli, ha incentrato il proprio intervento di fronte ai giovani di “Generazione 30” e ai tanti “eletti” del partito. Vita, famiglia, libertà. Tre pilastri sul quale (ri)fondare un Pdl che dovrà mutare in un ampio partito popolare. La casa dei moderati. Dove potrebbero trovare spazio anche i centristi del Pid, ma anche quella dell’Udc. Nonostante l’assenza, oggi, del leader Pieferdinando Casini, previsto tra i relatori.
Poco male. Alfano, nel suo discorso, è riuscito a volare “alto e basso”. Ha descritto un mondo che sta cambiando. Dove gli equilibri sono sottoposti a continue modifiche degli assetti. Ma è anche sceso nell’agone politico, non sottraendosi a temi quantomai attuali.

La legge elettorale
Sulla modifica della legge elettorale, Alfano ha detto: “Noi del Pdl vogliamo la modifica dell’attuale sistema. Ho già parlato più volte di questo argomento col presidente Berlusconi, e l’idea è chiara: è ora di dire basta ai politici ‘calati dall’alto’. E’ giunto il momento che i rappresentanti dei partiti siano ‘spinti dal basso'”.

Le primarie di partito
Per quanto riguarda la scelta dei candidati alle elezioni amministrative, Alfano, pur non parlando esplicitamente di “primarie”, ha deto che il partito utilizzerà “sistemi di coinvolgimento diretto dell’assessorato, basati su regole precise”.

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I valori del Pdl
“Il nostro è un partito fatto di valori, di ideali”, con questa frase Alfano ha introdotto i “tre pilastri” del “suo” Pdl. “Il primo: la vita. Siamo convinti che qualcuno la dà, qualcuno la toglie. E non è il parlamento. Il secondo valore è quello della famiglia, che per noi è l’unione di un uomo e una donna con l’ambizione di avere dei figli. Il terzo dei nostri principi è quello della libertà. E su questo tema vorrei dire qualcosa sul tanto discusso tema delle intercettazioni. Immaginate che un giorno si decida di intercettare tutti gli italiani per 24 ore. Certamente, verrebbero fuori molti più reati. Ma i cittadini certamente sarebbero molto meno liberi. Io posso promettere – ha detto – che il Pdl non farà mai leggi contro la vita, la famiglia o la libertà”.

La sinistra
Non sono mancate, poi, diverse “frecciate” al centrosinistra. “Non abbiamo bisogno dell’oroscopo per sapere chi sono e come governano. Li abbiamo già visti all’opera. E sono sempre gli stessi, anche se ogni volta cambiano la sigla, o il simbolo. In sedici anni di ‘seconda Repubblica – ha aggiunto Alfano – abbiamo governato per otto anni noi, e per otto loro. Bene, io posso dire che noi, nei nostri anni di governo, abbiamo assicurato la stabilità. Loro invece? La prima volta hanno proposto Prodi, poi lo hanno sostituito con D’Alema, al quale è seguito un D’Alema bis, quindi un governo Amato. La seconda volta, sono arrivati nel 2006, e dopo due anni erano già a casa. Le loro idee – l’affondo di Alfano – sono sempre le stesse. I leader sono sempre gli stessi. E con queste idee e con questi leader hanno fallito. Perché gli italiani dovrebbero affidarsi a loro?”.

I giovani e gli indecisi
“L’obiettivo del nostro partito – ha detto Alfano – deve essere quello di allargare la maggioranza fin dove è possibile. E soprattutto spiegare agli indecisi, che la soluzione per i problemi dell’Italia siamo noi. La sinistrà ha solo dato instabilità senza riforme. Il nostro impegno deve essere finalizzato a salvare l’Italia dalla crisi, salvaguardare il benessere dei cittadini e progettare la riscossa. La generazione dei ventenni di oggi è la prima dal dopoguerra a oggi a essere meno benestante della generazione dei padri. Ma questo è dovuto anche alla reponsabilità di chi, 20 o 25 anni fa, ha usato le clientele come strumento politico, creando quel debito pubblico enorme che oggi paghiamo noi”.

Lampedusa, confine dell’Europa
Unico “accenno” alla Sicilia nel discorso dal palco, quello sull’emergenza sbarchi a Lampedusa. Sul tema, Alfano è stato molto netto: “Lampedusa non è il confine dell’Italia. E’ il confine dell’Europa. L’Europa quindi deve impegnarsi in prima persona per risolvere l’emergenza. Altrimenti non potremo garantire la ‘reciprocità’. Quello di Lampedusa, è anche il ‘limite” tra il Nord e il Sud del mondo. Dal Sud vengono da noi in cerca di libertà e benessere”.

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24 Settembre 2011, 16:31

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