Lumia risponde al Fatto: |”Lotta alla mafia stella polare”

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22 Dicembre 2014, 13:40

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PALERMO – “Ho fatto della lotta alla mafia la stella polare della mia vita e del mio impegno politico, ricevendone in cambio la condanna a morte decisa da Provenzano, come riferì ai magistrati della Procura di Palermo il collaboratore di giustizia Antonino Giuffré e come svelò qualche tempo dopo il pentito Lo Verso, secondo cui la cosca di Bagheria aveva preparato un piano di morte nei confronti del sottoscritto e del pm Nino Di Matteo”. Lo scrive sul suo blog Beppe Lumia rispondendo con un post molto duro all’articolo di Pietrangelo Buttafuoco apparso nei giorni scorsi sul Fatto quotidiano. “Non dovrei essere io a ricordare – scrive tra l’altro Lumia – che, nel silenzio ostile di gran parte del mondo politico, sono stato io a proporre un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo la massima attenzione sui rischi che in atto corrono magistrati palermitani come Scarpinato e Di Matteo. I giornalisti del Fatto sanno bene, perché spesso se ne sono occupati, come io sia stato uno dei pochi esponenti politici che non abbia mai mancato di denunciare pubblicamente pure le deviazioni istituzionali delle quali ha goduto Cosa Nostra. L’ho anche scritto ufficialmente nel documento che ho presentato nella scorsa legislatura in Commissione antimafia sulla trattativa Stato-mafia e sui depistaggi sulla strage di via D’Amelio”.

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“Questa è l’antimafia che Buttafuoco non riesce a digerire”, scrive Lumia, che contesta tra l’altro al giornalista anche i suoi scritti relativi all’agenda rossa di Borsellino. E inoltre: “Ci sarebbe ancora da parlare dell’elezione del sindaco antimafioso di Gela, Rosario Crocetta, alla Presidenza della Regione Siciliana. Sul punto ogni critica politica fatta in buona fede è certamente legittima, ma io vado orgoglioso dell’elezione di Crocetta, che certo, come chi conosce Crocetta sa bene, è un politico libero e di polso e non certo un burattino”. Lumia, inoltre afferma di avere preso le distanze da Raffaele Lombardo “ prima ancora dell’avvio del processo”, mentre non entra nel merito di altre questioni sollevate nell’articolo, in particolare la sua presenza a Palazzo d’Orleans.

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22 Dicembre 2014, 13:40

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