“Mafia, commissariare il Pd Sicilia” | La replica: “Denunciamo Cancelleri”

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05 Marzo 2019, 17:54

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“Non basta eleggere nuovi segretari di partito mettendo il vestito buono, se poi nei territori candidi chi sporca le tue mani di letame. Cominciamo a pretendere pulizia dai partiti, cominciamo a pretenderla dal Pd e da Zingaretti, il Pd siciliano deve essere commissariato per Mafia, non ci sono alternative”. È quanto si legge in un post sul blog delle Stelle a firma di Giancarlo Cancelleri, il vicepresidente grillino dell’Ars. E scoppia subito il caso: “Abbiamo dato mandato ai nostri legali – dice il vicesegretario del Pd Sicilia, Antonio Rubino, riferendosi all’esponente siciliano del M5s – per agire in sede civile e penale contro l’onorevole Giancarlo Cancelleri per le gravissime offese alla reputazione della comunità del Partito Democratico. Affermare su Facebook che il ‘Partito Democratico della Sicilia deve essere commissariato per mafia’ è assai grave, ma dai Cinquestelle ci si può aspettare questo ed altro, magari domani chiederanno pure la nostra impiccagione”.

Il post dei 5 Stelle proseguiva ricordando che “Paolo Ruggirello del Pd, ex deputato regionale, è uno che nella sua storia politica di casacche ne ha cambiate davvero tante. Prima Raffaele Lombardo, poi eletto con Musumeci e infine, in corso di legislatura, ha cambiato casacca diventando punto di riferimento del Partito Democratico. Insomma, a quanto si legge dai giornali di stamane, portatore di voti che ha fatto gola a tanti. Voti, questo emerge dalle indagini, per cui avrebbe pagato famiglie mafiose”. “Stamattina – prosegue il blog – lo hanno arrestato con l’accusa di associazione mafiosa, nell’indagine che ha portato al suo arresto è definito “fedelissimo” del super latitante Matteo Messina Denaro. Alle numerose indagini e ai frequenti arresti, noi non ci abitueremo mai. Questa è la dimostrazione di come per anni e ancora adesso, la politica siciliana dei partiti, stando a quando apprendiamo dai fascicoli della procura, ha servito e serve la mafia, mettendo in piedi un controllo capillare dei territori per garantire gli unici interessi delle famiglie e curare gli affari mafiosi. Questo è il clientelismo che ha impantanato la Sicilia, questa è l’offerta politica che i partiti hanno fatto ingoiare ai cittadini siciliani a ogni tornata elettorale, non ha importanza che non sia stato eletto, ha comunque falsato l’esito delle elezioni, indirizzando voti e stabilendo equilibri”, prosegue il post.

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Anche a queste accuse replica il vice di Davide Faraone, Rubino: “Vorremmo rassicurare quanti in queste ore si preoccupano della non sospensione dal Pd di Paolo Ruggirello: l’ex deputato del Pd non è iscritto da due anni al partito e pertanto non può essere sospeso. Fiducia nella magistratura, difesa dell’onorabilità del Pd siciliano e della comunità democratica. Tutto il resto, comprese le lezioni di moralità e lo sciacallaggio elettorale, è solo miseria politica”.

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05 Marzo 2019, 17:54

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