22 Dicembre 2021, 13:51
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CATANIA – Super green pass dagli effetti ritardati. Nella scuola elementare scoppia il caso dell’insegnante non vaccinata risultata positiva qualche giorno dopo l’entrata in vigore nel nuovo super certificato verde. A raccontarla al nostro giornale ai genitori di un alunno.
“Per dovere di cronaca volevo segnalare quanto accaduto presso la scuola elementare Angelo Musco di Catania viale Castagnola quartiere Librino – scrive. Sapevamo che una insegnante era l’unica a non essere vaccinata tra gli insegnanti, e tutto il corpo docente, compresa la preside, era a conoscenza di quanto sopra descritto. Come emanato dal Dpcm dal 15 Dicembre, questa insegnante non avrebbe più potuto insegnare. O si vaccinava o veniva sospesa – scrive ancora il genitore.
La maestra, giovedì, andata al lavoro. “Giorno 16 si è presentata a scuola in condizioni di salute non buone” – sostiene ancora il genitore, senza che nessuno intervenisse. “Il risultato è che ieri, una insegnante e quattro bambini sono risultati positivi, con la probabilità di aumentare i numeri e mettere in serie difficoltà le famiglie”.
La normativa è stata invece seguita alla lettera, secondo la preside della Musco, Cristina Cascio, che interviene spiegando il perché la maestra fosse ancora in servizio. “Il super Green pass è scattato dal 15 dicembre – dice. È da quel momento che abbiamo potuto visionare l’elenco degli insegnanti non in regola, sebbene venissero a lavorare facendo il tampone ogni ogni 48 ore – risponde la dirigente. Abbiamo il giorno stesso mandato la comunicazione agli insegnanti, ma questi hanno 5 giorni di tempo per dare riscontro”.
Un lasso di tempo in cui “possono continuare a insegnare, facendo chiaramente il tampone”, dice ancora la preside. Nel caso in questione,, quindi, il contagio sarebbe avvenuto in questa finestra temporale, non permettendo alla scuola di fare alcunché. Un vulnus, a quanto pare, nella normativa sul super Green pass, che si aggiunge alle altre.
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22 Dicembre 2021, 13:51