PALERMO – Il bambino ne parlava con una naturalezza che lascia sgomenti. A soli quattro anni chiedeva al padre: “Mi fai vedere la pistola, quella tanta?”.
Le cimici della polizia hanno registrato il fuoriprogramma durante la passeggiata pomeridiana di un’intera famiglia. Marito, moglie e figli. Il padre è finito in carcere con l’accusa di occuparsi di droga per conto del clan di Brancaccio.
Uno dei due bambini era particolarmente curioso. Il padre lo sgridava. La madre rincarava la dose: “Digli che non si dice questo fatto della pistola… non mi piace”. E il piccolo, con l’innocenza tipica dei bambini, ripeteva: “Non lo devo dire a nessuno”.
Salvo aggiungere, un istante dopo, il più classico dei “perché”. E i genitori a cercare di convincerlo, come fanno mille altre coppie. “Non ti compro più niente, ah?… appena tu lo dici di nuovo io ti infilzo l’ago in bocca”. Non stavano parlando di una monelleria. La pistola, “quella tanta”, era rimasta impressa nella mente del bambino. Incancellabile.
