CATANIA. Salvatore Mazzaglia, boss del clan Santapaola-Ercolano e tra i vertici del gruppo di Mascalucia, ha lasciato il carcere ed è agli arresti domiciliari. La fuoriuscita dalla cella è arrivata dopo tre ordinanze rispettivamente della prima e seconda sezione della Corte d’Appello di Catania e del magistrato di sorveglianza di Pavia. Nei provvedimenti, emessi dopo le istanze dei difensori Salvo Pace e Salvo Leotta, si legge che le condizioni di salute del detenuto sono incompatibili con il regime carcerario e che le esigenze cautelari sono tutelabili con la misura degli arresti domiciliari. Mazzaglia – indicato dal pentito Carmelo Aldo Navarria – come uno dei papabili allo scettro di comando dell’intera famiglia Santapaola-Ercolano è imputato in diversi processi per mafia e ha all’attivo diverse condanne definitive. Anche già espiate. Sono pendenti i processi d’appello frutti delle inchieste Overtrade e Malupassu. La prima sulla rete criminale della droga creata proprio da Salvatore Mazzaglia, detto Ninu u calcagnu. Mentre la seconda sugli affari criminali degli eredi del famigerato Malpassotu, Giuseppe Pulvirenti (pentito e ormai deceduto). In questo processo Mazzaglia ha anche depositato un memoriale.
Mafia, il boss Salvatore Mazzaglia va agli arresti domiciliari
Le sue condizioni di salute non sono compatibili con il carcere.
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