Mafia, il Prefetto Dispenza porta la legalità al mercato di Vittoria - Live Sicilia

Mafia, il Prefetto Dispenza porta la legalità al mercato di Vittoria

Tre anni fa lo scioglimento per infiltrazioni mafiose al Comune
I PARTICOLARI
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VITTORIA – Il mercato ortofrutticolo di Vittoria, che nel 2018 fu definito “un vero e proprio polo di attrazione per gli interessi delle associazioni di tipo mafioso non solo locali”, oggi completa il suo percorso di ripristino della legalità e si apre alle piazze internazionali.

Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose

Da quella definizione, messa nero su bianco dai funzionari che composero la Commissione d’indagine nel rapporto che indusse il Governo a decidere lo scioglimento degli organi elettivi del Comune di Vittoria, sono passati tre anni. E dopo aver letteralmente ridisegnato la propria mappa interna riassegnando, tramite concorsi, tutti e 74 gli stand, d’accordo con l’associazione dei concessionari, da oggi il Mercato di Vittoria entra nella rete d’imprese di Italmercati, sigla che raggruppa i 18 mercati più importanti d’Italia, presieduta da Massimo Pallottini.

Tre anni di commissariamento

Ad annunciarlo è il presidente della commissione al vertice del Comune, il prefetto Filippo Dispenza, a pochi giorni dal voto delle amministrative che chiuderanno l’esperienza commissariale durata più del doppio rispetto ai 18 mesi inizialmente previsti. “Trattandosi di uno dei più importanti d’Europa – spiega il commissario Dispenza – il mercato ortofrutticolo di Vittoria entra nell’associazione Italmercati, e questo vuol dire garantire una filiera di qualità e legalità ai prodotti eccellenti della nostra Terra, del territorio di Vittoria, ma anche del territorio siciliano, perché da qui passano anche prodotti agricoli di altre zone della Sicilia”.

La filiera, in sostanza, viene garantita dai controlli molto severi che vengono messi in campo sulla provenienza dei prodotti, oltre che di legalità, per effetto dell’attività in atto per contrastare i tentativi di infiltrazione di esponenti delle organizzazioni criminali. “Inoltre, grazie a questa adesione, si garantisce a Vittoria l’apertura dei mercati – prosegue il funzionario –. Vuol dire aprire al commercio interazionale e preservare la qualità stessa dei prodotti che vengono coltivati in tutta la Sicilia. È un risultato importante per lo sviluppo dell’economia e dell’intera Isola”.

“Desidero ringraziare per il proprio aiuto, oltre ai presidenti dell’Anac Raffaele Cantone e Giuseppe Busia, anche il dottore Girolamo Di Fazio, che ci ha sostenuto e ha presieduto la commissione che ha riassegnato gli stand – continua il prefetto Dispenza -. Ricordo che noi abbiamo voluto tenere aperto il mercato anche durante il lockdown, perché il mercato di Vittoria ha servito tutto il Paese e parte d’Europa. Oggi l’adesione a Italmercati è una certificazione di questa trasparenza”.

Le parole del commissario del Comune

Il commissario del Comune sottolinea che a suggerire le iniziative da intraprendere per il mercato di Vittoria fu all’epoca Giancarlo Caselli, oggi presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie. “Le abbiamo portate avanti instaurando un rapporto diretto con l’Anac, per cui mi sono esposto, anche subendo attacchi e minacce di ogni tipo – sottolinea -. Mi sono affidato all’autorità anticorruzione per garantire trasparenza e prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione e negli appalti pubblici, subentrando in un ente che, sta scritto nella relazione che ci fu consegnata all’atto del nostro insediamento, da oltre 40 anni non faceva bandi. Noi abbiamo fatto tutti questi bandi a evidenza pubblica, tramite un rapporto di vigilanza collaborativa e il protocollo d’intesa con l’Anac. Abbiamo seguito tutte le prescrizioni di totale e assoluta legalità per ripristinare l’applicazione della legge e delle regole non solo nel mercato ma in tutti i settori della vita pubblica di Vittoria”.

Alla domanda se ritenga che il Comune di Vittoria possa ritenersi risanato, dopo il già citato scioglimento per mafia, il presidente della commissione risponde così: “Noi riteniamo che sia stato risanato, sia a livello amministrativo che economico, perché abbiamo evitato il dissesto finanziario che avrebbe voluto dire far pagare molte più tasse ai cittadini, grazie all’anticipo di 9 milioni e mezzo da parte del ministero dell’Interno. Abbiamo risanato debiti fuori bilancio per alcune decine di milioni e l’opera è stata molto complessa, perché abbiamo dovuto allontanare dei dirigenti e assunto altri tramite concorsi, ai sensi dell’articolo 110 del testo unico degli enti locali. Così a ottobre Vittoria potrà andare a votare”.


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