04 Dicembre 2023, 13:32
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ENNA – Le rivelazioni del pentito reo confesso Nino Mavica di Paternò, per cui le accuse si sono prescritte grazie alle attenuanti e al rito scelto, non sono state ritenute sufficienti, o riscontrate. E restano impuniti, dunque, due delitti di mafia avvenuti negli anni ’90 in provincia di Enna.
L’unico condannato, per il duplice omicidio di Maurizio Raneri e Andrea Passalacqua, avvenuto a Barrafranca il 18 maggio 1995, è stato da tempo il boss di Cosa Nostra a Catenanuova Salvatore Leonardi, già ergastolano, la cui condanna è definitiva da tempo. Ma la notizia del giorno è l’assoluzione di tre imputati, tra cui un catanese.
Adesso la Corte d’assise di Caltanissetta, presieduta da Roberta Serio, giudice a latere Simone Petralia, ha assolto il catanese di Adrano Salvatore Lombardo Pontillo, difeso dagli avvocati Alfio e Gaetano Pennisi. Assolto Salvatore Calà Lesina di Regalbuto, difeso dall’avvocato Alessandro Manno. Prosciolto anche Giuseppe Saitta di Barrafranca.
Saitta rispondeva del duplice omicidio di Raneri e Passalacqua, in concorso con Leonardi e con Mavica. Ma per lui l’assoluzione è stata emessa ai sensi del secondo comma dell’articolo 530. È il riferimento normativo che si applica quando manca, è insufficiente o contraddittoria la prova del reato. Con il vecchio codice, sarebbe stata emessa in forma dubitativa. In questo caso, evidentemente, le dichiarazioni di Mavica non sono state ritenute sufficienti.
Lombardo Pontillo e Calà Lesina sono stati assolti dal delitto, avvenuto a Centuripe il 12 ottobre 1994, di Francesco Di Rosa. Erano accusati in concorso con Mavica e Leonardi. Lombardo Pontillo da solo, invece, esce per prescrizione dall’accusa di tentato omicidio di Vito Camarda, che risale al 17 dicembre 1994 a Centuripe. Era imputato in concorso con Mavica. La Corte ha fissato in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni.
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