Catania abbraccia la sua gente | in una raggiante giornata di festa

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10 Maggio 2015, 16:11

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CATANIA. Una volta tanto la prima pagina è riservata al racconto qualcosa di bello. Di positivo. La solarità della gente, i volti timidamente stanchi di chi ha tagliato il traguardo di piazza Duomo che diventano il simbolo di una edizione numero sette della “Corri Catania” che catapulta la città e la sua gente a riappropriarsi della città. Non ci sono auto che tengano: perché questa volta l’asfalto è consumato dalla gomma delle scarpe da ginnastica indossate da donne, uomini e bimbi: oppure dal passo degli amici a quattro zampe. Eccola, allora, almeno per una domenica la “raggiante Catania” che richiama quell’orgoglio cantato con garbo ma con altrettanta forza da Carmen Consoli. Ad un certo punto, sembra quasi obbligatorio dover chiamare l’appello: una conta all’incontrario, però. Nel senso di comprendere chi manca. Perché la marea di gente è davvero tanta. Un oceano in piena: segno che gli organizzatori hanno ancora una volta colpito nel segno ma, soprattutto, che la grande generosità dei catanesi è stata ancora l’assoluta protagonista.

Eppure, in questo caso i numeri contano ma solo fino a un certo punto. Perché quello che è stato mentalizzato è ormai il senso di partecipazione che unisce lo sport (con la breve maratonina all’interno del perimetro del centro storico) e la solidarietà. Il ricavato della manifestazione devoluto per intero al progetto “Benessere in Movimento” che permetterà al Policlinico di ricevere una palestra attrezzata per la prevenzione e la cura del diabete e delle malattie metaboliche. Almeno 28 mila, alla fine, i partecipanti: tutti con tanto di maglietta e numero di pettorina. Un percorso scattato da via Etnea e snodatosi via Caronda. Viale XX Settembre, Corso Italia, Viale Jonio. Ed ancora, piazza Galatea, via Umberto, viale Libertà, via Marchese di Casalotto, via Francesco Crispi, via Vittorio Emanuele, via Teatro Massimo per chiudere in piazza Duomo.

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Una domenica nella quale hanno spadroneggiato, manco a dirlo, i selfie. Mentre si cammina, corre o chiacchiera amichevolmente ad ogni metro arriva un autoscatto da poter immortalare e postare sui Social. Anche questo è stato un modo per dire di esserci stato. Un modo per fare solidarietà. E per ricostruire una “raggiante Catania” nel nome di “Corri Catania” che nemmeno qualche goccia di pioggia caduta a chiusura di mattinata ha potuto scalfire.

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10 Maggio 2015, 16:11

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