Manca il numero legale, Ars ferma| In venti abbandonano l’Aula

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28 Novembre 2018, 20:43

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PALERMO – Sono bastati due minuti per uscire dall’aula e così venti deputati hanno fatto mancare il numero legale per l’approvazione dei debiti fuori bilancio. All’Assemblea regionale siciliana, così, si è ripetuto lo stesso copione andato in scena ieri.

Oggi però a far venire meno il quorum sono state le opposizioni, uscite da Sala d’Ercole forse per dimostrare il proprio potere a fronte del dimezzamento dei tempi per l’esame delle variazioni di bilancio avvenuto poche ore prima, o forse per rimettere in crisi la maggioranza. Certo è che due minuti prima i parlamentari in Sala d’Ercole bastavano per portare a casa la legge. Appena alle 19.21 erano presenti 49 deputati e così è stato possibile approvare la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale. Con 25 favorevoli e 15 contrari il governo ha portato a casa l’atto di programmazione economica. Subito dopo, alle 19.23, al momento della votazione finale per il riconoscimento dei debiti derivati dalle sentenze, in venti sono usciti fuori dall’Aula e Gianfranco Miccichè, constatando l’assenza dei numeri, ha dovuto rinviare la seduta a domani pomeriggio.

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Sul voto finale al ddl di riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione sedici deputati della maggioranza hanno chiesto il voto segreto. Così è stato possibile fare la conta. La coalizione che sostiene il governo Musumeci ha tenuto banco ma le opposizioni sono state più forti. I presenti erano 29, il numero legale sarebbe stato raggiunto a quota 33 piuttosto che con 36 presenti come da regola. I votanti e al contempo favorevoli sono stati 21. Gli altri 8 sono stati gli astenuti dato che non c’è stato nessun voto contrario.

A pesare, insomma, sono state anche le assenze nella coalizione di governo. Alcuni sono mancati per tutti entrambi le votazioni e un illustre assente come presidente della Regione Nello Musumeci (Db) può essere ritenuto un assente giustificato. All’intera seduta sembrerebbero essere mancati poi Gaetano Galvagno (Fdi), Marianna Caronia (Misto) e Danilo Lo Giudice (Misto) mentre altri assenti come Mimmo Turano (PopAut), Giusi Savarino (Db) e Pippo Gennuso (PopAut) erano in congedo. Tra i deputati dissindenti di ieri, l’unico che è uscito al momento del voto è stato Vincenzo Figuccia (Udc). Certamente rientrata è la posizione di Rosanna Cannata (Fi) fra i votanti e favorevoli. I restanti “ribelli” di Forza Italia, Luigi Genovese, Tommaso Calderone e Riccardo Gallo sono invece fra gli astenuti.

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28 Novembre 2018, 20:43

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