CATANIA – Mancano ancora dieci giorni prima di vedere in campo il primo Catania di Dario Marcolin. Il tecnico, arrivato a inizio gennaio per sostituire il traghettatore Pellegrino, debutterà sabato 17 al “Biondi” contro la Virtus Lanciano in un’altra sfida da dentro o fuori per i rossazzurri, i quali hanno l’obbligo di scattare dai blocchi di partenza con uno spirito, un gioco e soprattutto un ruolino di marcia decisamente diverso rispetto a quanto si è visto e registrato nelle ultime uscite del 2014, con la vittoria che manca ormai da un paio di mesi. Servirà un’altra faccia al Catania per evitare cattive sorprese in un nuovo anno che servirà agli etnei per mettere definitivamente in soffitta i dodici mesi più cupi della storia recente, e un netto cambio sia in panchina che sul fronte dirigenziale era la spinta necessaria anche per dare una scossa ad un ambiente frastornato dalle ultime vicende, relative al fronte campo ma anche a quello societario.
Per la prima uscita ufficiale, su un campo decisamente ostico in cui anche la capolista Carpi ha fatto molta fatica di recente, Marcolin sta preparando un Catania sulla base del 4-4-2 già applicato nella precedente esperienza sulla panchina del Modena. Le buone notizie arrivano dall’infermeria, visto che per la sfida in terra abruzzese gli etnei ritroveranno, quasi certamente dal primo minuto, giocatori come Peruzzi, Monzon, Martinho e soprattutto Alessandro Rosina, il cui apporto è sicuramente mancato nelle ultime partite e sarà fondamentale per rialzare la testa e per consentire al proprio “gemello del gol” Calaiò di rendersi più pericoloso, e a più riprese, nell’area di rigore avversaria. Tuttavia, questa partita potrebbe precedere la rivoluzione che dovrebbe partire dal mercato, e che riguarderà una discreta fetta della rosa attualmente a disposizione di Marcolin.
Dalla più che affiatata coppia d’attacco, a segno 17 volte sulle 31 reti messe a segno dal Catania in questa prima metà di campionato, ripartirà il nuovo corso della formazione etnea, che ritroverà la spinta dei suoi due terzini argentini. Entrambi sembrano in uscita dal club, ma una buona prestazione al “Biondi” potrebbe rilanciare le loro quotazioni almeno per le prossime uscite stagionali. In mezzo al campo, come detto, ci sarà nuovamente la spinta del volante brasiliano così come quella del giovane Filip Jankovic, visto in campo poche volte e che potrebbe rappresentare l’asso nella manica per Marcolin. La diga in mediana verrà composta da Calello e da Rinaudo, uno dei pochi punti fermi dopo metà stagione e che finalmente riprenderà posto a centrocampo dopo essersi sacrificato al centro della difesa in più di un’occasione. A proposito del reparto arretrato, vista l’assenza di capitan Spolli dovrebbe esserci il nuovo arrivato Belmonte nel ruolo di centrale al fianco di Alexis Rolin.
